Poesie preferite da Carmine Carmine

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Scritta da: Silvana Stremiz

Canzone del carceriere

Dove vai bel carceriere
Con quella chiave macchiata di sangue
Vado a liberare la mia amata
Se sono ancora in tempo
L'avevo chiusa dentro
Teneramente crudelmente
Nella cella del mio desiderio
Nel più profondo del mio tormento
Nelle menzogne dell'avvenire
Nelle sciocchezze del giuramento
Voglio liberarla
Voglio che sia libera
E anche di dimenticarmi
E anche di lasciarmi
E anche di tornare
E di amarmi ancora
O di amare un altro
Se un giorno le va a genio
E se resto solo
E lei sarà andata via
Io serberò soltanto
Serberò tuttavia
Nel cavo delle mani
Fino alle ultime mie ore
La dolcezza dei suoi seni plasmati dall'amore.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Prima colazione

    Lui ha messo
    Il caffè nella tazza
    Lui ha messo
    Il latte nel caffè
    Lui ha messo
    Lo zucchero nel caffellatte
    Ha girato
    Il cucchiaino
    Ha bevuto il caffellatte
    Ha posato la tazza
    Senza parlarmi
    S'è acceso
    Una sigaretta
    Ha fatto
    Dei cerchi di fumo
    Ha messo la cenere
    Nel portacenere
    Senza parlarmi
    Senza guardarmi
    S'è alzato
    S'è messo
    Sulla testa il cappello
    S'è messo
    L'impermeabile
    Perché pioveva
    E se n'è andato
    Sotto la pioggia
    Senza parlare
    Senza guardarmi,
    E io mi son presa
    La testa fra le mani
    E ho pianto.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Barbara

      Ricordati Barbara
      Pioveva senza tregua quel giorno su Brest
      E tu camminavi sorridente
      Raggiante rapita grondante
      Sotto la pioggia
      Ricordati Barbara
      Pioveva senza tregua su Brest
      E t'ho incontrata in rue de Siam
      Tu sorridevi
      E sorridevo anch'io
      Ricordati Barbara
      Tu che io non conoscevo
      Tu che non mi conoscevi
      Ricordati
      Ricordati comunque di quel giorno
      Non dimenticare
      Un uomo si riparava sotto un portico
      E ha gridato il tuo nome
      Barbara
      E tu sei corsa incontro a lui sotto la pioggia
      Grondante rapita raggiante
      Gettandoti tra le sue braccia
      Ricordati di questo Barbara
      E non volermene se ti do del tu
      Io do del tu a tutti quelli che amo
      Anche se non li ho visti che una sola volta
      Io do del tu a tutti quelli che si amano
      Anche se non li conosco
      Ricordati Barbara
      Non dimenticare
      Questa pioggia buona e felice
      Sul tuo viso felice
      Su questa città felice
      Questa pioggia sul mare
      Sull'arsenale
      Sul battello d'Ouessant
      Oh Barbara
      Che cazzata la guerra
      E cosa sei diventata adesso
      Sotto questa pioggia di ferro
      Di fuoco acciaio sangue
      E lui che ti stringeva fra le braccia
      Amorosamente
      E forse morto disperso o invece
      Vive ancora
      Oh Barbara
      Piove senza tregua su Brest
      Come pioveva prima
      Ma non è più così e tutto si è guastato
      È una pioggia di morte desolata e crudele
      Non è nemmeno più bufera
      Di ferro acciaio sangue
      Ma solamente nuvole
      Che schiattano come cani
      Come cani che spariscono
      Seguendo la corrente su Brest
      E scappano lontano da Brest
      Dove non c'è più niente.
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        Scritta da: Elisa Iacobellis

        Per te amore mio

        Sono andato al mercato degli uccelli
        E ho comprato degli uccelli
        Per te
        amore mio
        Sono andato al mercato dei fiori
        E ho comprato dei fiori
        Per te
        amore mio
        Sono andato al mercato dei rottami
        E ho comprato catene
        Pesanti catene
        Per te
        amore mio
        Poi sono andato al mercato degli schiavi
        E ti ho cercata
        Ma senza trovarti
        amore mio.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          A mia madre

          E il cuore quando d'un ultimo battito
          avrà fatto cadere il muro d'ombra
          per condurmi, Madre, sino al Signore,
          come una volta mi darai la mano.
          In ginocchio, decisa,
          Sarai una statua davanti all'eterno,
          come già ti vedeva
          quando eri ancora in vita.

          Alzerai tremante le vecchie braccia,
          come quando spirasti
          dicendo: Mio Dio, eccomi.

          E solo quando m'avrà perdonato,
          ti verrà desiderio di guardarmi.

          Ricorderai d'avermi atteso tanto,
          e avrai negli occhi un rapido sospiro.
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