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Scritta da: Vincenzo D.

Parole Aperte

È difficile rimanere integri,
non spezzarsi.

Vita di fili,
salvati a braccia conserte.
Non posso immaginare
un cammino senza ricordi che
soffocano le ragnatele,
fili delicati d'innocenza.

Colmo gli echi rumorosi,
emozioni lussuriose del vento.
A parole aperte,
penetro lo sciupare del tempo.

Burattini incatenati,
non emettono suono.
A parole aperte,
un amore tende il filo che
si tiene più stretto d'un fratello.

Estirpo il dolore,
mentre cala la notte.
A parole aperte,
l'alba calerà in tramonto che
ghermirà le tue mani.

Scappo ora.
A parole aperte,
mi tenti nel sano suicidio.

Chiudo gli occhi,
perdo il controllo.
Smarrisco il mio sangue,
nel tuo corpo.

A parole aperte,
viaggio in frammentati schermi,
in folle ecstasy lussuriosa
nata dalla parola amore,
sotto il segno del sangue.

L'oscuro figlio della luna,
attende a parole aperte,
l'ultimo cuore che pulsa,
amplifica, rende plurale
la soffocata pena.
Composta lunedì 9 maggio 2011
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    Scritta da: Edoardo Grimoldi

    Spleen

    Quando basso e pesante il cielo grava
    Come un coperchio al gemebondo spirito
    Preda di lunghe accidie, e a noi, abbracciando
    Tutto il cerchio dell'orizzonte, versa
    Un buio lume, più triste che notte;
    Quando la terra si trasforma in umido
    Carcere dove la Speranza, come
    Un pipistrello, se ne va sbattendo
    Contro i muri la sua timida ala,
    Urtando il capo a putridi soffitti;
    Quando la pioggia, stendendo le sue
    Immense strisce, imita le sbarre
    D'una vasta prigione, e un muto popolo
    Di ragni infami al fondo del cervello
    Viene a tenderci le sue reti, - a un tratto
    Campane erompono furiose e lanciano
    Verso il cielo uno spaventoso urlo,
    Come spiriti erranti e senza patria
    Che diano in gemiti, ostinatamente.
    E dei lunghi, funerei cortei
    Vanno sfilando nell'anima mia
    Senza tamburi né musica, lenti.
    È in lacrime, ormai vinta, la Speranza;
    L'atroce Angoscia mi pianta, dispotica,
    Sul cranio chino il suo vessillo nero.
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