Scritta da: Chiara Ciri
in Poesie (Poesie d'amore)
Odori
Mi guardo allo specchio
per ricordarmi
come mi tremano forte,
proprio qui sul dorso,
i tuoi difficili occhi contro.
Composta venerdì 6 luglio 2012
Mi guardo allo specchio
per ricordarmi
come mi tremano forte,
proprio qui sul dorso,
i tuoi difficili occhi contro.
Dovevi tornare.
Come succede nei film.
Tu non l'hai fatto.
Dovevi tornare.
Come succede nelle canzoni.
O cose così.
Ti aspettavo.
Nel nostro bilico, sai.
Dove ti facevo perdere.
Dove mi facevi perdere.
Senza perdoni.
Solo per darci.
Per indossarci.
Ma dovevi aspettartelo.
Che succede sotto la pelle.
Quando fa l'amore.
Quando anche la voce s'innamora, sai.
Dopo tante ore.
Quando il corpo bagnato ascolta il suo umore,
organizza una festa.
Brividi e fitte.
E tanta poesia.
All'insaputa della testa.
E anche
questa notte
sei un danno,
sulla mia pelle.
Perché m'innamoro di te,
per una manciata
di stelle,
e poi sempre quelle.
Mi scelgono dall'alto,
mi sciolgono sul palmo.
Sapendo
che sono
un continuo pensiero
e poi ancora
un altro.
Una fila di
notti per dirti addio...
un filo di luna a crudo,
per scordare i tuoi odori.
Ma è un macello
saperci a metà.
Che oggi poi di nuovo...
t'ho cercato,
un po' per sete
un po' per non bere la verità.
È un continuo passeggiarti
un continuo resisterti
una fila di istanti
un filo di stacchi...
in una sola notte,
che fa di noi
un'infinita
eternità.
E poi, voglio non essere né qui né lì.
Voglio scivolare giù, su, e altrove,
perché forse ti confondo.
Ma chi prendo in giro,
io voglio sentirti struggere per me
e stravolgere i tuoi piani.
A sfiorarmi i sensi alla fine del mondo
voglio sentirti. Qui, lì. Dappertutto.
E poi sapere che non è mai troppo tardi per vederti risalire,
dal buio pesto di quel fondo.