Poesie inserite da asterisco

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti e in Proverbi.

Scritta da: asterisco

Sull'amicizia

E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: asterisco

    Libertà

    Su i quaderni di scolaro
    su i miei banchi e gli alberi
    su la sabbia su la neve
    scrivo il tuo nome

    su ogni pagina che ho letto
    su ogni pagina che è bianca
    sasso sangue carta o cenere
    scrivo il tuo nome

    su le immagini dorate
    su le armi dei guerrieri
    su la corona dei re
    scrivo il tuo nome

    e in virtù d'una parola
    ricomincio la mia vita
    sono nato per conoscerti
    per chiamarti

    libertà.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: asterisco

      Luce del mattino

      Gioventù, paese cento volte dimenticato
      e perduto, luce della vita, oggi m'inondi
      di un tuo tardivo sapere, sprizzato
      dal lungo, greve sonno dell'anima profonda.
      Dolce, soave luce, sorgiva appena nata!

      Tra allora e adesso l'intera vita,
      ahi, troppo spesso opima, superba ritenuta,
      non conta più. Voi sole, a me restituite,
      odo, fiabesche melodie perdute, giovani, e insieme
      vecchie
      eternamente,
      obliati, antichi fanciulleschi canti.

      Su ogni turbine, polvere vorticante,
      splendi lassù, alta sul mio cammino,
      oltre i falliti sforzi del vagabondo errore,
      fonte serena, pura luce del mattino!
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: asterisco
        Le cose che ho imparato nella vita.
        Dite: è faticoso frequentare bambini.
        Avete ragione.

        Poi aggiungete: bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
        Ora avete torto.

        Non è questo che più stanca.
        É piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi
        fino all'altezza dei loro sentimenti.
        Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
        Per non ferirli.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: asterisco

          Lettera ad un figlio

          Se puoi vedere distrutto il lavoro di tutta la tua vita
          e senza dire una parola ricominciare,
          se puoi perdere i guadagni di cento partite
          senza un gesto e senza un sospiro di rammarico,
          se puoi essere un amante perfetto
          senza che l'amore ti renda pazzo,
          se puoi essere forte senza cessare di essere tenero
          e sentendoti odiato non odiare, pure lottando e difendendoti.
          Se tu sai meditare, osservare, conoscere,
          senza essere uno scettico o un demolitore,
          sognare senza che il sogno diventi il tuo padrone,
          pensare senza essere soltanto un pensatore,
          se puoi essere sempre coraggioso e mai imprudente,
          se tu sai essere buono e saggio
          senza diventare né moralista, né pedante.
          Se puoi incontrare il Trionfo e la Disfatta
          e ricevere i due mentitori con fronte eguale,
          se puoi conservare il tuo coraggio e il tuo sangue freddo
          quando tutti lo perdono.
          Allora i Re, gli Dei, la Fortuna e la Vittoria
          saranno per sempre tuoi sommessi schiavi
          e, ciò che vale meglio dei Re e della Gloria,
          Tu sarai un uomo.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: asterisco

            Invece il cento c’è

            Il bambino
            è fatto di cento.

            Il bambino ha
            cento lingue
            cento mani
            cento pensieri
            cento modi di pensare
            di giocare e di parlare

            cento sempre cento
            modi di ascoltare
            di stupire di amare
            cento allegrie
            per cantare e capire

            cento mondi
            da scoprire
            cento mondi
            da inventare
            cento mondi
            da sognare.

            Il bambino ha
            cento lingue
            (e poi cento cento cento)
            ma gliene rubano novantanove.

            Gli dicono:
            di pensare senza mani
            di fare senza testa
            di ascoltare e di non parlare
            di capire senza allegrie
            di amare e di stupirsi
            solo a Pasqua e a Natale.

            Gli dicono:
            di scoprire il mondo che già c’è
            e di cento
            gliene rubano novantanove.

            Gli dicono:
            che il gioco e il lavoro
            la realtà e la fantasia
            la scienza e l’immaginazione
            il cielo e la terra
            la ragione e il sogno
            sono cose
            che non stanno insieme.

            Gli dicono insomma
            che il cento non c’è.
            Il bambino dice:
            invece il cento c’è.
            Vota la poesia: Commenta