Le migliori poesie inserite da Hannele

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Scritta da: Hannele
Non sei ma rimani
Non puoi ma ti tengo
Non vuoi ma ti spingo
Non ti ho ma ti voglio.

Non sei ma ti sento
Non sei ma ti vedo
Non sei ma ti odo
Non ti ho ma ti voglio.

Un'illusione perenne:
ti silenzio, ti reprimo
ma resti inerme e solenne.
Non sei ma batti.

Batti feroce fugace
improvviso disarmante
tenue sorprendente
dolce devastante.

Batti in un cuore freddo
Batti in un corpo steso
Batti in un sogno caldo
Batti in un fuoco acceso.
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    Scritta da: Hannele
    Sento la tua voce graffiarmi dentro:
    la mia pelle urlare,
    i miei occhi tremare
    e le mie mani vibrare.

    Sento la tua voce entrarmi dentro:
    la mia anima sussultare,
    il mio respiro temere
    e il mio cuore sapere.

    Sento la tua voce svegliarmi dentro:
    la mia furia calmare,
    la mia speranza montare
    e l'amore viaggiare.

    Sento la tua voce sollevarmi dentro:
    il peso sparire,
    il dolore svanire
    e il tempo passare.

    Sento la tua voce colmarmi dentro:
    il tuono arrivare,
    la luce entrare
    e la forza sovrastare.
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      Scritta da: Hannele

      Gigli

      Gira il mappamondo, giralo in tondo
      Punta il dito, puntalo in fondo.
      Chiediti se lì, lì, scoppiano bombe
      si tirano sassi, si ammazzano bimbe
      si arrestano passi, si bloccano gesti.
      È il rumore sibilante delle mine volanti,
      il dolore assordante delle madri deliranti,
      gli orfani padri e i deboli figli
      rimasti a osservare un mondo di gigli.
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        Scritta da: Hannele
        Amore è temere, amore è osare,
        amore è il suono che arriva dal mare.
        Amore è terra, amore è sole,
        amore è una nuvola in cui si rispecchia un fiore.
        Amore è saggio, amore è Berlino,
        amore è un vecchio che si riscopre bambino.
        Amore è neve, amore è seme,
        amore è l'immobilizzante abbraccio della neve.
        Amore è volpe, amore è gregge,
        amore è un miracolo di scelte.
        Amore è tempesta, amore è candore,
        amore è tenere la mano a un pazzo, o un sognatore.
        Amore è entrata, amore è uscita,
        amore è il tuo dolce passo nella mia vita.
        Amore è libero, amore è volo,
        Amore è felicità emanata da ogni poro.
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          Scritta da: Hannele
          Dio,
          dicci dove sei nostro dio,
          dicci come fai a restare fermo,
          immobile, inerme, stoico, esterno.
          Dicci come fai a vedere
          questo tuo sacro mondo cadere,
          distruggersi, cospargersi
          in pezzi ridicoli e sparsi.
          Quest'africa sfruttata, odiata, maltrattata,
          amata, adorata, venerata, giocata
          a dadi o in un'unica estrema puntata.
          Quest'America che si stende
          come un velo bianco e congiunge
          i due poli che reggono il mondo.
          Ma di poli in realtà nel profondo
          ne ha miliardi e continua a deteriorarsi
          nel nome di un baratto d'oro e intarsi.
          Quest'oriente e la cara mezzaluna
          solo i telegiornali al chiaro di luna
          occupa costante senza turbare
          nessuna mente che vada a pensare
          nel buio di una stanza al male che canta.
          Quest'infanzia lasciata e compianta:
          protezione, amore, luce, candore,
          dolcezza, arcobaleno, sole, tepore,
          Spariti rubati svaniti o devastati?
          Assenza di verbi e piccoli pianti
          di pace e abbracci fortificanti,
          tutto ribellato a questi falsi cantanti.
          La fame nei campi, la sete sui ponti,
          la stanchezza sui letti e la disillusione.
          Questa vecchiaia in contemplazione
          della morte e della pensione:
          le giunture si spezzano,
          la dignità spazzano,
          la passata felicità dimenticano.
          Questi valori imprescindibili
          sotto culi deplorevoli.
          Il nostro sangue svergognato
          una volta così rosso ambrato.
          Il nostro tono imbarazzato
          ferito e derubato,
          una voce squillante,
          quella del potere sfavillante,
          del petrolio culminante,
          del denaro o l'Aspromonte,
          del dolore mio regnante,
          del candore più buio e urlante.
          Dio, dicci dove sei,
          dicci come fai
          dicci se ci sei,
          dicci se farai.
          Dacci almeno il tuo stoico immobilismo
          o tienitelo quest'ultimo,
          siamo già barricati nel vittimismo,
          un orrido cannibalismo
          di futuro e nuovo umanismo.
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