Lui che lenisce le ferite, appiana la tempesta dei pensieri, con il suo fare lento ci travolge, ci sconvolge ci culla... e poi perché? Per farci metabolizzare ciò che siamo da sempre...
Per un attimo ho sperato di essere premiato, fermo immobile con lo sguardo su di te ho aspettato.
Senza disagio penso che sei un'emozione, sei più di un libro e di una bella canzone, sei un tuono a ciel sereno, sei un respiro a cuore pieno, sei la grandine di primavera, sei il sorriso che prima non c'era, sei ciò che sei sempre più nei pensieri miei.
Perdona la mia franchezza, pensa se a dirtelo fosse una carezza o lo sguardo libero sulla tua dolcezza.
Non aver paura di ciò che penso, tanto è solo un pensiero dentro, è ciò di cui mi nutro per vivere, senza questo tutto sarebbe cenere.
Araba Fenice così io sarò. Grazie a te io rinascerò.