Vorrei sentire correre una bici lungo i viottoli del lager Vorrei vedervi fiori e farfalle Quelle strade grigie vuote sono ferite perenni aperte ancora e per sempre Le abitano immagini di morte oscura innaturale che attraversò corpi già scheletrici e giunse non falce mietitrice ma amica a liberare dal dolore Per non dimenticare i lager restano < orbite vuote > Riempiamo le strade dell'orrore del ricordo terribile di ciò che l'Uomo può fare all'Uomo. Pure... rimane forte il desiderio di vedervi bambini giocare e donne sorridere Di sentire grida intorno ad un pallone e il campanello delle bici.
Pale di fico d'India sul muretto a secco Vi cammina regale una lucertola che si gode il sole Tra le spine occhieggia il sorriso azzurro del mare e una nave passa bianca e silenziosa sugli ulivi: nascosto è l'orizzonte Tra canti di cicale e il profumo del fieno si consuma lenta un'estate ancora piena di promesse.
Il profumo di una mamma sa un po' di biscotti e anche di Natale Di legna che brucia nel camino, di ragù domenicale. Di fiori nel giardino, di un saluto dal balcone, di lenzuola pulite, di acqua e sapone. Di giorni lontani, con la febbre, nel lettone... di caffè pronto al mattino. Di una mano leggera, affettuosa e sicura che improvvisa compare quando tu hai paura. E di occhi che vedono fin dentro il tuo cuore. Il profumo di una mamma è fatto d'amore...
Terra di aranci Terra di mafia Riverbero di pietre arroventate in riccioli barocchi Mare largo di orizzonti Orgoglio d'una stirpe antica Profumo di vin dolce e sapore di ricotta Canzoni scandite dallo scacciapensieri Zagare fragranti Fichi d'india corposi e lucertole al sole di Sicilia.
Percorsi della memoria Labirinti perduti aprono porte improvvise sulle stanze dei ricordi Tra oggetti polverosi riaffiorano volti voci parole fantasmi pallidi a volte vivaci popolano la nebbia della mente E il cuore nell'illusione di nuovo batte forte come allora dinanzi al volto amato Nell'oggi si acquietano le dolci lacrime della tenerezza.
Accenderò un falò sotto le stelle e danzerò intorno al fuoco. Scarmigliata e scalza un po' donna e un po' animale nella notte d'estate mi ubriacherò di luna e cercherò le tue labbra le tue braccia il tuo corpo tra scintille di fuoco strega di oggi antica come Eva nel rito di un amore che crederò eterno.
Beh, è certo Busseranno anche alla mia porta. Uomini severi dalle divise scure con la fretta sul volto " È improrogabile" Così mi diranno E a me non resterà che fare " sì sì " con la testa guardandomi attorno cercando di non dimenticare niente che possa aiutarmi durante il processo Non posso certo dire " non lo sapevo" La vita è fatta di attesa forse soprattutto d'attesa di questo bussare di questo render conto Uscirò dalla mia porta consapevole di non poter tornare indietro " il percorso è terminato" Certo... lo sapevo Eppure mi trema un poco l'anima con certezza so solo ciò che è al di qua della mia porta E se a un certo punto desiderassi di sentir bussare? Se vecchia stanca forse delusa... Oppure no, al contrario in un momento di felicità perfetta radice e apice alfa e omega desiderassi le nere divise venute a prendermi? Scoprire ingenuamente che è nella natura della nostra anima accettare la Fine... volerla quasi come la conclusione di un percorso come il tramonto di un giorno seguito da notte di quiete di riposo notte di rigenerazione se non del singolo certo dell'Universo Segreto del seme è quello dell'anima Busseranno soldati alla mia porta E io avrò atteso a lungo forse invano con un macigno sospeso sul cuore E invano ho chiesto aiuto alle nuvole all'acqua agli alberi del bosco Ho chiesto al Cristo e Lui triste mi ha detto " Proprio a me, figlia mia? A me date montagne intere nel cuore e io taccio e le porto e le lavo col mio sangue" Busseranno alla mia porta e avrò paura Quella paura atavica di sempre dei soldati con le nere divise Paura di richieste rendiconti e bilanci Vorrei fuggire ora ma sono inchiodata a questa sedia Attendo il suono dei passi sulle scale e il forte battito alla porta " Aprite! Aprite!" Certo, aprirò Non aspetto da sempre forse questo momento? Ho finto ho giocato ho ignorato L'Attesa è il senso della vita O forse è l'Oltre Sudata, stanca con addosso l'odore della paura aspetto. Eppure splendo del mio mantello di umanità Consapevole di stelle di mondi di abissi e di vette illuminate Non so se sono pronta ma non posso sottrarmi e tanto vale sorridere e sfidare con tutta la dignità possibile le cupe divise che verranno Io aspetto che bussino alla porta e intanto vivo vivo intensamente E mi godo ogni singolo filo d'erba e ronzio d'ape e amo intensamente con abbracci pieni di calore e sorrisi e lacrime di tenerezza per i miei figli Aspetto che bussino alla porta e consumo ogni giorno senza mettere da parte o risparmiare neanche un grammo di vita Spero di aver bruciato tutto per allora Aprirò più facilmente quando busseranno alla mia porta.
Corrono sulla mia testa nuvole in cieli azzurri verso orizzonti lontani Disegnano i miei pensieri mutano veloci come vento... Spazia la mente sogna unita all'Universo granello di sabbia di un tempo eterno come l'amore... E ho solo parole di carta per dirlo...
Accarezzarti piano sulla nuca mentre racconti della tua giornata le mie dita sui muscoli del collo tesi per la stanchezza Aspettare che tu chiuda gli occhi per poggiarvi le labbra svelta svelta e poi ritrarmi fingendo indifferenza alle tue indagini scherzose E poi ridendo mettere le tue mani intorno a me cercare le tue labbra perché possano baciarmi stretta stretta.