Guardarsi indietro senza fare bilanci solo per cogliere il respiro della vita Guardarsi intorno senza giudicare solo per gustare il dono di vivere Guardare avanti per conservare con sogni e progetti le speranze. Fermarsi un momento per la nostra anima: il pane dell'anima si mangia lentamente.
Il profumo di una mamma sa un po' di biscotti e anche di Natale Di legna che brucia nel camino, di ragù domenicale. Di fiori nel giardino, di un saluto dal balcone, di lenzuola pulite, di acqua e sapone. Di giorni lontani, con la febbre, nel lettone... di caffè pronto al mattino. Di una mano leggera, affettuosa e sicura che improvvisa compare quando tu hai paura. E di occhi che vedono fin dentro il tuo cuore. Il profumo di una mamma è fatto d'amore...
Pale di fico d'India sul muretto a secco Vi cammina regale una lucertola che si gode il sole Tra le spine occhieggia il sorriso azzurro del mare e una nave passa bianca e silenziosa sugli ulivi: nascosto è l'orizzonte Tra canti di cicale e il profumo del fieno si consuma lenta un'estate ancora piena di promesse.
Notte d'agosto in campagna. La luna fa degli ulivi un mare d'argento. Le pietre antiche ricordano palpiti di vite trascorse. Nel cielo le stelle di sempre e all'orizzonte tremule luci di oggi: paesi come presepi. Profumi nell'aria si fondono con la mia anima.
Beh, è certo Busseranno anche alla mia porta. Uomini severi dalle divise scure con la fretta sul volto " È improrogabile" Così mi diranno E a me non resterà che fare " sì sì " con la testa guardandomi attorno cercando di non dimenticare niente che possa aiutarmi durante il processo Non posso certo dire " non lo sapevo" La vita è fatta di attesa forse soprattutto d'attesa di questo bussare di questo render conto Uscirò dalla mia porta consapevole di non poter tornare indietro " il percorso è terminato" Certo... lo sapevo Eppure mi trema un poco l'anima con certezza so solo ciò che è al di qua della mia porta E se a un certo punto desiderassi di sentir bussare? Se vecchia stanca forse delusa... Oppure no, al contrario in un momento di felicità perfetta radice e apice alfa e omega desiderassi le nere divise venute a prendermi? Scoprire ingenuamente che è nella natura della nostra anima accettare la Fine... volerla quasi come la conclusione di un percorso come il tramonto di un giorno seguito da notte di quiete di riposo notte di rigenerazione se non del singolo certo dell'Universo Segreto del seme è quello dell'anima Busseranno soldati alla mia porta E io avrò atteso a lungo forse invano con un macigno sospeso sul cuore E invano ho chiesto aiuto alle nuvole all'acqua agli alberi del bosco Ho chiesto al Cristo e Lui triste mi ha detto " Proprio a me, figlia mia? A me date montagne intere nel cuore e io taccio e le porto e le lavo col mio sangue" Busseranno alla mia porta e avrò paura Quella paura atavica di sempre dei soldati con le nere divise Paura di richieste rendiconti e bilanci Vorrei fuggire ora ma sono inchiodata a questa sedia Attendo il suono dei passi sulle scale e il forte battito alla porta " Aprite! Aprite!" Certo, aprirò Non aspetto da sempre forse questo momento? Ho finto ho giocato ho ignorato L'Attesa è il senso della vita O forse è l'Oltre Sudata, stanca con addosso l'odore della paura aspetto. Eppure splendo del mio mantello di umanità Consapevole di stelle di mondi di abissi e di vette illuminate Non so se sono pronta ma non posso sottrarmi e tanto vale sorridere e sfidare con tutta la dignità possibile le cupe divise che verranno Io aspetto che bussino alla porta e intanto vivo vivo intensamente E mi godo ogni singolo filo d'erba e ronzio d'ape e amo intensamente con abbracci pieni di calore e sorrisi e lacrime di tenerezza per i miei figli Aspetto che bussino alla porta e consumo ogni giorno senza mettere da parte o risparmiare neanche un grammo di vita Spero di aver bruciato tutto per allora Aprirò più facilmente quando busseranno alla mia porta.