Scritta da: Nessuno2.
in Poesie (Poesie personali)
La notte
Di quel suo smarrir un'orrida uniforme
vestì, che le furon rapiti gli anni
di ormai lontano splendor.
Ed ecco nudamente l'antico dardo avvelenato
trafigger quel suo cuor di quercia duro e buono.
È forse sogno, oppure incubo?.
Oh buon Dio svela l'arcano mistero
al tuo soldato che si agita e dibatte furioso.
Ed ecco giunger la fiduciosa speme
all'udir la chiamata. Perduta ormai pareva.
Ma è stagion d'arte serena, e dell'essere.
Giovane condottiero la gloriosa battaglia
con i fantasmi del passato dovrai lasciar.
E a udir il Suo Eco, da quelle morte ceneri,
come una fenice risorse.
Composta venerdì 12 giugno 2015