Scritta da: Daniele S.
in Poesie (Poesie personali)
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Non so come ci siano riuscite,
ma ci sono delle persone che mi hanno voluto bene veramente,
chissà!
Magari me ne vogliono ancora.
Di una
ne ho la certezza
perché proprio in questi giorni ordinando la mia scrivania ho letto forse per la prima volta le sue cartoline,
che volando da Londra
sono atterrate all'indirizzo di casa mia.
Sul retro di una delle cartoline c'è scritto
"Io sono convinto che questa città ti piacerebbe; certo non è la città giusta per trovare l'anima gemella, è piena di omosessuali ma il resto è stupefacente eccetto qualche rissa e qualche matto in libertà, ma per me e per te non rappresentano un problema.
Un abbraccio ed un bacio sulla guancia da me! E ricorda... tu sei sempre il mio più grande amico."
È piacevole
sapere che per due o tre minuti nella mente di qualcuno è comparso il tuo nome
e lo è ancor di più se ogni tanto quella mente è di una donna dalla bellezza atomica.
Oggi in molti ti pensano,
domani saranno meno,
più in là altri ti ricorderanno.
È così
per tutti
e così
sarà,
finché il mondo non avrà più secondi.
Ascolto il tempo che scorre,
mentre i raggi del sole si conficcano nelle finestre chiuse.
Mio nonno vorrebbe che il pomeriggio stessi sempre da lui a fargli compagnia,
ma non me lo chiede,
ed io cinicamente non glielo propongo.
Magari non lo fa perché pretendere è maleducazione,
oppure se ne sbatte della maleducazione
e non lo fa per timidezza,
ma probabilmente leggo male dei suoi occhi
e si accontenta tranquillamente
di vedermi ogni tanto.
E così
ogni tanto
sono qui,
a sguazzare nel suo spazio
e mentre lui se ne sta
sopra la sua poltrona verde che fa pure i massaggi,
io annaffio qualche pianta,
urlo qualche domanda
ricevendo risposte brevi
e quasi insensate.
Il sole si è allontanato dal nostro quartiere
accendo il televisore,
solo perché so che a mio nonno piace guardare l'eredità,
per me è una goffa trasmissione, come tante lì dentro.
Comunque
a seguirla siamo in tre
io, mio nonno e la morte
e guardando mio nonno,
mi viene il dubbio che la morte stia lì per lui.
Nessuno nel mio quartiere
e in nessun altro
Ha braccia sufficientemente muscolose per fermare le mie ore
Quelle più semplici e leggere.
Non incontrerò mai nessuno
Anche se percorrerò tutte le vie del mondo
Che mi fermerà
e con la faccia sorridente
Simpatica
Allungherà le braccia e mi ridarà quel tempo sprecato.
Ad aspettare treni, a pregare,
a cambiare canale,
a urlare a degli stupidi inquilini,
la speranza di vedere allontanarsi l'idiozia
è debolissima,
forse neanche esiste
parlo ad un geranio rosso
mentre giù in strada una bellissima ragazza porta a passeggio il suo piccolo cane
mi incanta la vivacità
della bellissima ragazza che porta a passeggio il suo piccolo cade.