Poesie preferite da Davide Bidin

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Scritta da: Davide Bidin

Tu, non vuoi leggere questa poesia!

Non vuoi leggere questa poesia!
dì la verità
leggere libri, poesie e racconti è difficile
preferisci un bel film una canzone da quattro soldi
o meglio ancora un aforisma.
Perché estrapolare concetti assurdi
quando puoi accontentarti di
una supposta di saccenteria?
Perché, perdere ore ed ore
concependo cosa pensa un'altro individuo
quando puoi ingrassare il tuo ego
in pochi secondi?
Smagrisci la tua coscienza
non ne hai bisogno
elimina il tuo criticismo
avrai più amici
cancella ogni analisi
vivrai sereno
com'è serena la vita di un quarzo non ancora
liberato
dai residui dei tempi passati
Non vuoi leggere questa poesia?
Vaffanculo.
Composta mercoledì 25 maggio 2011
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    Scritta da: Davide Bidin

    Viriltà

    Virili
    ragazzi e ragazze
    prestanti, belli, sani
    viventi all'Alien, Holliwood, Paparazzi
    in luoghi della "bella vita"
    vomitanti cultura vuota
    ci si accatasta
    con libertà e benestare
    conformando la nostra speranza
    a quella mostrata dagli altri
    e a loro mostrata di volta
    bevendo ceres, sorseggiando heineken
    tracannando vodka
    cestinando il tempo in una cosa forzata.
    Ci potrai trovare al bancone, dietro al culo
    di qualche puttana vecchia a quattordici anni
    nei bagni socchiusi a sniffare bicarbonato
    mischiato con ostie nuove
    O in angoli delle strade o nei parchi
    a rigettare la nostra esistenza
    su un altare di bile dai mille colori
    Bambini e bambine
    forti, indomiti, immortali
    in astinenza d'affetto
    tutti
    Provare qualcosa di nuovo
    per compiacere qualcun altro
    Il credo
    Nessuno nel cerchio
    si permette di seguire
    motivazioni diverse
    spaventati, atterriti dal sentirsi derisi
    di perdere quella sacrale popolarità
    in una cantilenante presa per il culo
    come iene e sciacalli in cerca di carcasse
    alla rincorsa di una gioia sconfitta in partenza
    Non siam ancor nati
    poiché non partoriti
    Indifferenti a noi stessi
    occorre far tutto per farsi accettare
    e non per sfizio, per incessante ricerca
    di qualcosa nuova, di nuova conoscenza
    Non stufi di vita
    ma stanchi
    indifferenti
    a se stessi e mai agli altri
    che anch'essi son stanchi di sé
    così spaventati e urlanti, tremanti
    Martiri di una lezione
    di una storia sbagliata
    Vili.
    Composta martedì 22 febbraio 2011
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