Difficile capire le persone complicate malate pazze solitarie depresse buttate in posti diversi vite incredibili, spente, sprecate ognuno marcisce da sé nulla di facile esiste come una poesia spenta per un giornata grigia novembre rattrista.
Giunto all'ultima birra suonò il campanello andai alla porta a vedere dalla fessura non vidi nessuno aprii la porta guardai a destra e a sinistra niente nessuno tornai a sedermi solo il dubbio e il fondo della birra scossero la mia mente.
Solo sul treno fermo viaggia il fetore emicrania e fame socializzano voglia di dormire voglia di uccidere fitte al petto dolori non capiti solo il primo giorno in questa città dal cielo triste fatto e creato mai cercato eppure trovato.
Maledetto ginocchio sta cambiando il tempo le fitte al petto continuano il dottore infame tira i bidoni non molto e si lavora sdraiato attendo la televisione parla il cielo piange il sonno incombe la mente viaggia.
Vorrei scrivere l'interesse vorrei portare ardore vorrei fare l'amore vorrei pensare a lei si sfila le mutandine si avvicina alla doccia si risciacqua sotto l'acqua a bocca aperta le manca il respiro con occhi socchiusi sussurra
vorrei sentire il suo corpo la sua anima dentro di me fusa con la mia persa si accarezza scivola sulla sua pelle si sfiora annega nel silenzio bevendo pensieri sogghigna.
Accarezzami annusa i miei pensieri comprendi le mie idee senti ascoltando le mie parole rifletti nei miei occhi dissetati con le mie lacrime adorami così come sono amami per come sono fatto non cambiarmi sono pulito.
Sogni infranti vite spezzate strade divise amore assente sete bagnata angelo indiavolato persone false, nulle mosche volanti preti peccatori l'amore è dolore il dolore è passione sentimenti infami fatemi vivere come voglio non toccatemi non giudicatemi.
Sudato appiccicato alla coperta del letto spossato e stufo. Una leggera brezza entra dalla finestra mi accarezza rinfrescandomi cambia il tempo gli uccellini cinguettano impazziti volando di qua e di là in cerca di un riparo.
In lontananza
rumori di macchine lavoratrici aprono il sipario alla caduta di una leggera pioggia primaverile
compagna natura mi manchi come vorrei uscire e stare con te.