La dolce brezza estiva accarezza lievemente il viso mio, dolci baci di un tempo che fu. Istantaneamente un timido riflesso di luce chiama i miei occhi, ultimo bagliore di un sole ormai al tramonto.
Dopo un breve e intenso stordimento mi avvicino e scorgo una conchiglia sola sulla deserta spiaggia, la raccolgo è piena di sogni, i miei e i tuoi, desiderati sempre, realizzati mai.
Comprendo allora che eri tu quel timido raggio di luce, quello stanco sole di un amore appena sbocciato e già appassito, volato via aquilone al vento tu quella conchiglia.
Ci sono momenti nella vita in cui le parole non servono e i silenzi fanno male, non c'è vuoto in cui cadere, non c'è angoscia da provare, lacrime da versare.
Siamo noi quel vuoto, noi l'angoscia, noi mare di lacrime, amara la vita, amaro il vivere.
Se anche la vista di un bambino, sorriso dei sorrisi, accresce il nostro dolore, se il vento di immagini e ricordi spazza via la pietà da noi, se persino la speranza scema, se un muro c'è tra noi e la vita, allora solo un grido d'amore, il grido di lei può riaccenderti il fuoco dentro, ora spento inesorabilmente in un eterno blackout.
Solo una luce, la sua luce può ridestarti dall'immobilità della sofferenza. Un attimo, un tuono... il buio si allontana un urlo una luce l'amore.
Un lungo muro d'ombra mi separa da te. Il sipario cala fra noi, il cielo è buio. Fitta nebbia scende e avvolge il nostro amore, triste realtà di un labirinto senza apparente via d'uscita.
Il tuo cuore si gela, lago in pieno inverno, il mio arde d'amore per te. Solo la speranza, fiammella ancora viva, rende magiche le mie notti passate a pensare ancora a te.
il cielo quella sera era un florilegio di stelle! Gli piacque pensare che ognuna di esse eternizzasse un amore passato. Ognuno quindi elevando il suo sguardo al firmamento avrebbe potuto riconoscere quelle che erano le proprie stelle...
Nella vita occorre cogliere l'attimo, non nel senso di essere istintivi o impulsivi nelle scelte, bensì nel senso di essere decisi, tenaci, prendersi ciò che si vuole quando si presenta l'occasione, in quanto quello che è possibile oggi può non esserlo domani...
Si inaridisce l'inchiostro dell'anima e la nostalgia dei ricordi ti travolge, e ti chiedi se c'è un perché, e nel frattempo un altro pezzo di te si spegne e così che piano piano si muore dentro...
Quando dagli occhi scendono solo lacrime, quando il cielo dei sorrisi non ricopre le tue giornate, quando il fato o un Dio crudele ti portano via chi ti ha dato la vita e chi le stava dando senso, allora la strada si fa dura... il cuore soffre in silenzio e il silenzio diventa rumore...
Non ho la morte negli occhi perché negli occhi ho solo te. Non sento l'odore dei corpi putridi perché, con me, c'è il tuo profumo. Il cielo non ha calore qui il sole è morto da tempo su di noi. Sono le sciagure umane a splendere inesorabili.
Solo pensandoti riesco a non vedere la morte che cammina che ci insegue e ci sovrasta. Ricordo ancora cos'è la vita grazie a te. Mi basta l'immagine del tuo viso, l'azzurro degli occhi tuoi, la vitalità dei giorni trascorsi insieme: quando vivere non era solo un non morire.
Mi manchi e non sai quanto. qui c'è solo sangue, non c'è posto più neppure per le lacrime, la guerra le ha asciugate. Vado avanti verso il nulla umano che mi circonda solo per rivedere un giorno te.
Non muore più questo giorno senza amore in questa vita lontano da te. Mi volto e non trovo che un'ombra assente.
Muoio di un amore in cui il passato fa sempre male e la speranza è promessa che sa di nulla.
Barbone d'amore io per me, in cerca di quella panchina solo nostra poco tempo fa. Ma cercare chi non ti cerca non è forse mendicare un amore svanito? Vuota immagine di un sentimento che non è più.
Eppure continuo a vivere di te e delle briciole di una storia che non sorride più. Brancolo nel buio più profondo che è l'unica luce del mio cuore spento.