Scritta da: Edoardo Contin
in Poesie (Poesie personali)
Il muro
Solo devo attraversare questo muro,
un muro altissimo che riguarda
solo me.
Al di là di esso che cosa ci sarà?
Ancora un ostacolo, o magari
un attimo di pace.
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Solo devo attraversare questo muro,
un muro altissimo che riguarda
solo me.
Al di là di esso che cosa ci sarà?
Ancora un ostacolo, o magari
un attimo di pace.
Ci sono quelle giornate in cui stare a casa è così soave,
in cui guardare dalla finestra
la neve o la pioggia
che cadono leggere
è come stare al sole,
bevendo un tè fumante
fino al fondo del bicchiere.
Posso prendere le mie cose e andare lontano
scappando sempre da qualcosa,
ma posso anche restare e fare il mio viaggio con la mente,
posso arrabbiarmi per tutto ciò che non ho,
oppure gioire come un bambino,
che guarda il mondo degli adulti con stupore,
che immagina di poter essere tutti gli adulti che vuole
perché di tempo ne ha ancora molto davanti a sé.
Oscilliamo tra soddisfazione e noia? Forse sì.
Alla fine della fiera siamo soli? Probabile.
Ma questo non ci deve spaventare perché
c'è un sollievo,
senza dover rinunciare a qualcosa o andare lontano
c'è quella meraviglia che tutti chiamiamo
Arte.
Società nostra,
tante contraddizioni
metti in mostra.
Oggi so di essere innamorato di te.
Oggi avrò il coraggio
di guardarti negli occhi.
Nei tuoi occhi c'è tutto,
nel tuo sguardo la tua esperienza,
nei tuoi fianchi la bellezza.
Ti vedo agitata e quasi infastidita,
come al solito del resto!
Ma tu te lo puoi permettere...
puoi far dipendere
molte cose
da un tuo capriccio.
Ma chi sei veramente?
Io non l'ho mai capito
e ancora non ci riesco...
Da brava giocatrice
quale tu sei
non riveli i tuoi
piani
all'avversario.
Non mi resta che
starmene in disparte
e guardarti da lontano.