Scritta da: Aurora Sisi
in Poesie (Poesie d'amore)
Ho visto la dolcezza nei tuoi occhi,
ho letto la semplicità nelle tue parole,
nutrimento per il cuore,
emozione per l'anima,
gioia nel sapere che ci sei.
Composta venerdì 9 ottobre 2015
Ho visto la dolcezza nei tuoi occhi,
ho letto la semplicità nelle tue parole,
nutrimento per il cuore,
emozione per l'anima,
gioia nel sapere che ci sei.
Sono il Re Assoluto del niente!
assolutissimamente autunno eppure ti copro di pioggia
perché fa caldo troppo caldo nel tuo petto
allora il ti coltivo con rose che germineranno Soli
al cui fuoco
d'inverno
mi riscalderò il corpo
se tu non mi farai all'amore
dammi le tue spine – rosa - per scoprire il colore del sangue
e ti assicuro
sarà arcobaleno
ti contagerà
si
ti contagerà
di cose che si apprendono solo se malati di sogni
saprò del tuo futuro
chiusi gli occhi
sarò nel tuo futuro
chiusi gli occhi
saremo insieme per sbaglio
e contro tutte le leggi dello spazio
bambini
stregoni
clown
attori
diavoli innamorati
saremo follia
pura
e i nostri corpi sottili come nebbie mattutine
tutt'uno con l'aria che li colora
sposami
sposa me
il Re Assoluto del nulla
m'inginocchio
e ti prego
sì
io ti prego
nel male che provo
che rende la morte una scaltra via di fuga al dolore
del desiderio
sii di questo autunno
la sposa
l'amante
la strega
sii la mia cura o il mio male definitivo.
Amo la tua semplicità,
non riesci a dire un si se non lo senti nel cuore,
ti amo perché vieni ad aprirmi la porta con un bel sorriso
e tra le tue braccia m'accogli
la notte culli i miei sogni,
e mi accarezzi al risveglio...
Tu, ogni cosa fai con me,
lo si vede in ogni espressione
ed io non scordo mai le tue parole:
"Tutto quello che voglio, è darti amore".
Se il mio cuore potesse raccontarti
le mille pagine della mia storia,
non crederesti a come stai cambiando la mia vita
tante volte rinchiuso tra diverse difficoltà
Se il mio cuore potesse raccontarti,
ma tu non mi lasci tregua
in questa grande passione
in questo grande amore,
in pochi secondi mi riporti nella tua oasi
risultato di una serie di situazioni,
sai benissimo i miei bisogni, le mie necessità
tu esaudisci con parole, e con i tuoi sentimenti
e accetti e custodisci ogni mio pensiero
soltanto ora, capisco, quanto mi ami.
Il mio cuore
ha fame di te
del tuo sguardo
del tuo sorriso
della tua voce
dei tuoi occhi
della tua bocca
dei tuoi baci
delle tue
espressioni
di stupore
il mio cuore
ha fame di te
dei tuoi modi di fare
e di come
fai l'amore
il mio cuore
ha fame di te
e si vuole saziare
nell'abbraccio
del tuo cuore.
In fondo al mio cuore,
sei ciò che ogni cuore sogna al mattino
chiudo gli occhi e ti penso
sei il dono più bello dell'anno.
Voglio te quando mi tieni per mano
mi accorgo di amarti tanto
vedo che anche tu stai pensando a me
e riesci a farmi sorridere, in un sogno fra le nuvole
un magico momento,
di cui non potrei più, fare a meno.
Quando si faceva l'amore
era sempre una grande emozione.
L'adrenalina, gli sguardi
e tutto ciò che concerne il momento prima.
Lei all'inizio era sempre un po' impacciata
non insicura, ma si avvertiva un certo imbarazzo
poi si lasciava andare
a me piaceva quell'aria un po' da bambina.
Quando lei faceva l'amore
faceva l'amore e s'avvertiva.
Quando lei faceva l'amore
io ero distratto.
Una sera andammo a cena,
una sera comune
senza infamia e senza lodi.
Cosa prendemmo?
Bravo chi se lo ricorda.
Ricordo solo che bevvi due birre
tutto qua.
Finito di mangiare
andammo nella nostra alcova.
La spogliai.
Mi spogliai.
Il resto andò da sé.
Quella sera mi sentii strano.
Sentivo una sorta di torpore venire da dentro
un calore, che mi bruciava il petto.
All'inizio ebbi paura d'un malore
ma non lo detti a vedere.
Continuai come sempre.
Come ogni volta.
Ma nel petto il calore si faceva sempre più grande
e si espandeva come un incendio in una foresta di alberi secchi.
Poi capì.
Quella sera la volli bene come non mai.
Quella sera ci feci l'amore.
Ci ricomponemmo.
Lei disse che era stato diverso.
Le era piaciuto
e che avrei dovuto bere più spesso la birra prima di farlo,
poi si voltò sul fianco e mi diede le spalle.
L'abbracciai e la tenni stretta tra le mie braccia.
La baciai non so quante volte il capo.
L'amai.
Quella sera l'amai come non mai.
La strinsi forte forte a me
per paura che andasse via.
Quella sera l'amai.
Ci vollero due birre per capirlo.