Poesie preferite da The Philosopher

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Scritta da: Elona

Nena dhe e bija - Madre e figlia

Nata e erret, sterre, frika perreth mbreteron
nena vajzen nder vete fillon e shtrengon!
Neper rruget e shkreta te shderruara pa
deshire, enden ushtaret e huaj si perbindesha
te etur, te patretur, te frikshem, te pabindur
hyjne ne shtepite e njerezve si dasmore te
papritur!
Nenes zemra i rrihte fort, vajza e ndjente
po me kot, te dyja filluan te mbytura me
lot!
Nje heshtje vazhdoi por per pak
caste, dukej sikur solli paqen, por perbrenda
permbane vuajtjen!
Shpertheu dera, nena rezistoi, por per pak
caste se jeta e saj, per te tani perfundoi,
nje plumb ne zemer, nenen e pershkoi!,
vajza e tmerruar, e pafajshme, e zemeruar,
"o nene ndihme", nje klithme papritur e
leshoi, ne duart e tyre, vajza kurre nuk
do te perfundoj.

La notte è buia, buio pesto, la paura regna attorno
la madre inizia a stringere la figlia accanto a sé
nelle strade deserte, trasformate e costrette
vagano i soldati stranieri come mostri affamati
sprecati, paurosi, indisciplinati, entrano nelle case
della gente come ospiti di un matrimonio senza invito
alla madre il cuore batteva forte, la figlia lo sentiva
ma inutilmente, entrambe hanno cominciato a piangere
un silenzio ha continuato ma per un istante
sembrava che portasse la pace però dentro di sé
teneva la sofferenza, hanno spalancato la porta
la madre ha resistito ma per un momento
perché la sua vita per un po' è finita
una pallottola nel cuore l'ha ferita
la figlia si è terrorizzata, innocente ed arrabbiata
"madre aiutami" un pianto rilascio d'improvviso
nelle loro mani la ragazza non voleva finire
ad un certo punto riempita di oddio, le ha messo fine alla vita
e ha detto "madre aspettami prendimi con te"
Composta domenica 18 ottobre 2015
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    Sognando un'altra vita
    sognando un'altra me
    strappare l'anima con le mie stesse mani
    rubare la pelle di altri
    nascondere la mia voce.
    Sono un'altra
    sono un'altra da me
    non posso più essere io, me
    chi sono
    sognando un'altra vita
    sognando un'altra me
    strappare la mia faccia. La mia identità
    nascondere i miei pensieri
    rubare le passioni di altri, per invidia
    sono un'altra da me
    non posso più essere io. Me
    chi sono
    ricostruire quello che è stato strappato
    ricucire la mia pelle, la mia faccia, la mia anima
    ritrovare i miei pensieri, le mie passioni
    chi sono
    cosa voglio io
    cosa vogliono gli altri
    mi addormento sperando in che cosa?
    Domani, avrò il coraggio di rinascere, vero?
    Già, un domani
    che rimarrà sempre
    domani.
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      Scritta da: Maria Grazia R.

      Ossessione

      Crogiolarsi nella malinconia,
      pensieri ossessivi
      attraversano la mente.
      Sguardo che guarda,
      ma non vede.
      Risposte date senza sentire.
      Cuore sanguinante
      senza sentimenti.
      Una figura si dondola
      al ritmo di una musica,
      come un pupazzo.
      Uno scaccia pensieri
      che si muove col vento,
      scandisce il tempo che passa.
      Bambola di pezza con occhi vuoti
      abbandonata al suo destino,
      muta, racconta la sua vita.
      Un bicchieri vuoto
      come vuota l'esistenza
      che se ne va!
      Composta domenica 25 agosto 2013
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