Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni... Però ciò che è importante non cambiare; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea d'arrivo c'è una linea di partenza. Dietro ogni successo c'è un'altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite... insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!
Son morto con altri cento, son morto che'ero bambino passato per il camino e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento nel freddo giorno d'inverno e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzio è strano non ho imparato a sorridere qui nel vento. Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento. Ma ancora tuona il cannone e ancora non è contento di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento. Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà.
Il ventidue di agosto a Boston in America Sacco e Vanzetti van sulla sedia elettrica E con un colpo di elettricità All'altro mondo li voller mandà
Circa le undici e mezzo giudici e gran corte Entran poi tutti quanti nella cella della morte "Sacco e Vanzetti state a sentir Dite se avete qualcosa da dir"
Entra poi nella cella il bravo confessore Domanda a tutti e due la santa religione Sacco e Vanzetti con grande espression "Noi moriremo senza religion"
E tutto il mondo intero reclama la loro innocenza Ma il presidente Fuller non ebbe più clemenza "Siano essi di qualunque Nazion Noi li uccidiamo con grande ragion"
E tutto il mondo intero reclama la loro innocenza ma il presidente Fuller non ebbe più clemenza Addio amici in cor la fé Viva l'Italia e abbasso il Re.
Il tempo è un fiume che mi trascina, ma sono io quel fiume; è un tigre che mi divora, ma sono io quella tigre; è un fuoco che mi consuma, ma sono io quel fuoco. Il mondo, disgraziatamente, è reale; io, disgraziatamente, sono Borges.
Persi le forze mie persi l'ingegno Che la morte m'è venuta a visitare E leva le gambe tue da questo regno! Persi le forze mie persi l'ingegno
Le undici le volte che l'ho visto Gli vidi in faccia la mia gioventù Oh Cristo me l'hai fatto un bel disgusto Le undici volte che l'ho visto
Le undici e un quarto io mi sento ferito Davanti agli occhi ho le mani spezzate E la lingua mi diceva "è andata è andata" Le undici e un quarto mi sento ferito
Le undici e mezza mi sento morire La lingua mi cercava le parole E tutto mi diceva che non giova Le undici e mezza mi sento morire
Mezzanotte m'ho da confessare Cerco il perdono da la madre mia E questo è un dovere che ho da fare Io a mezzanotte m'ho da confessare
Ma quella notte volevo parlare La pioggia il fango e l'auto per scappare Solo a morire lì vicino al mare Ma quella notte volevo parlare
E non può non può Può più parlare può più parlare Non può non può Può più parlare può più parlare
Persi le forze mie persi l'ingegno Che la morte m'è venuta a visitare E leva le gambe tue da questo regno! Persi le forze mie persi l'ingegno.
La poiana non ha nulla da rimproverarsi. Gli scrupoli sono estranei alla pantera nera. I piranha non dubitano della bontà delle proprie azioni. Il serpente a sonagli si accetta senza riserve. Uno sciacallo autocritico non esiste. La locusta, l'alligatore, la trichina e il tafano vivono come vivono e ne sono contenti. Non c'è nulla di più animale della coscienza pulita, sul terzo pianeta del sole.