Poesie preferite da Elisabetta Orru'

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Scritta da: Elisa Iacobellis

Ti amo come se mangiassi il pane

Ti amo come se mangiassi il pane
spruzzandolo di sale
come se alzandomi la notte bruciante di febbre
bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
ti amo come guardo il pesante sacco della posta
non so che cosa contenga e da chi pieno di gioia
pieno di sospetto agitato
ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il
crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
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    Scritta da: Elisa Iacobellis

    In questa notte d'autunno

    In questa notte d'autunno
    sono pieno delle tue parole
    parole eterne come il tempo
    come la materia
    parole pesanti come la mano
    scintillanti come le stelle.
    Dalla tua testa dalla tua carne
    dal tuo cuore
    mi sono giunte le tue parole
    le tue parole cariche di te
    le tue parole, madre
    le tue parole, amore
    le tue parole, amica
    Erano tristi, amare
    erano allegre, piene di speranza
    erano coraggiose, eroiche
    le tue parole
    erano uomini.
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      Scritta da: Marilù Rossi

      Ormai sei mia

      Ormai sei mia. Riposa coi tuo sonno nel mio sonno.
      Amore, dolore, affanni, ora devono dormire.
      Gira la notte sulle sue ruote invisibili
      presso me sei pura come l'ambra addormentata.

      Nessuna più, amore, dormirà con i miei sogni.
      Andrai, andremo insieme per le acque del tempo.
      Nessuna viaggerà per l'ombra con me,
      solo tu, sempre viva, sempre sole, sempre luna.

      Ormai le tue mani aprirono i pugni delicati
      e lasciarono cadere dolci segni senza rotta,
      i tuoi occhi si chiusero come due ali grige,

      mentr'io seguo l'acqua che porti e che mi porta:
      la notte, il mondo, il vento dipanano il loro destino,
      e senza te ormai non sono che il tuo sogno solo.
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        Cento Sonetti D'amore (XVII)

        Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
        o freccia di garofani che propagano il fuoco:
        t'amo come si amano certe cose oscure,
        segretamente, tra l'ombra e l'anima.

        T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
        dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
        grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
        il concentrato aroma che ascese dalla terra.

        T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
        t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
        così ti amo perché non so amare altrimenti

        che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
        così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
        così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
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          Il tuo sorriso

          Toglimi il pane, se vuoi,
          toglimi l'aria, ma
          non togliermi il tuo sorriso.

          Non togliermi la rosa,
          la lancia che sgrani,
          l'acqua che d'improvviso
          scoppia nella tua gioia,
          la repentina onda
          d'argento che ti nasce.

          Dura è la mia lotta e torno
          con gli occhi stanchi,
          a volte, d'aver visto
          la terra che non cambia,
          ma entrando il tuo sorriso
          sale al cielo cercandomi
          ed apre per me tutte
          le porte della vita.

          Amor mio, nell'ora
          più oscura sgrana
          il tuo sorriso, e se d'improvviso
          vedi che il mio sangue macchia
          le pietre della strada,
          ridi, perché il tuo riso
          sarà per le mie mani
          come una spada fresca.

          Vicino al mare, d'autunno,
          il tuo riso deve innalzare
          la sua cascata di spuma,
          e in primavera, amore,
          voglio il tuo riso come
          il fiore che attendevo,
          il fiore azzurro, la rosa
          della mia patria sonora.

          Riditela della notte,
          del giorno, della luna,
          riditela delle strade
          contorte dell'isola,
          riditela di questo rozzo
          ragazzo che ti ama,
          ma quando apro gli occhi
          e quando li richiudo,
          quando i miei passi vanno,
          quando tornano i miei passi,
          negami il pane, l'aria,
          la luce, la primavera,
          ma il tuo sorriso mai,
          perché io ne morrei.
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            Scritta da: Valeria S

            Amo in te

            Amo in te
            l'avventura della nave che va verso il polo
            amo in te
            l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
            amo in te le cose lontane
            amo in te l'impossibile
            entro nei tuoi occhi come in un bosco
            pieno di sole
            e sudato affamato infuriato
            ho la passione del cacciatore
            per mordere nella tua carne.
            Amo in te l'impossibile
            ma non la disperazione.
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              Scritta da: Marianna Mansueto

              Non vivere su questa terra come un inquilino

              Ragazzo mio,
              io non ho paura di morire.
              Tuttavia, ogni tanto
              mentre lavoro
              nella solitudine della notte,
              ho un sussulto nel cuore,
              saziarsi della vita vita, figlio mio,
              è impossibile.
              Non vivere su questa terra come un inquilino,
              o come un villeggiante stagionale.
              Ricorda:
              in questo mondo devi vivere saldo,
              vivere
              come nella casa paterna.
              Credi al grano,
              alla terra,
              al mare
              ma prima di tutto
              all'uomo.
              Ama la nuvola,
              il libro
              la macchina,
              ma prima di tutto
              l'uomo.
              Senti infondo al tuo cuore
              il dolore del ramo che secca,
              della stella che si spegne,
              della bestia ferita,
              ma prima di tutto
              il dolore dell'uomo.
              Godi di tutti i beni terrestri,
              del sole,
              della pioggia
              e della neve,
              dell'inverno e dell'estate,
              del buio e della luce,
              ma prima di tutto
              godi dell'uomo.
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