Gli occhi mi corsero dietro una bruna che passava.
Era di madreperla nera, era d'uva scura, e mi sferzò il sangue con la sua coda di fuoco.
Dietro tutte vado.
Passò una chiara bionda come una pianta d'oro dondolando i suoi doni. E la mia bocca andò come in un'onda scaricando sul suo seno lampi di sangue.
Dietro tutte vado.
Ma a te, senza muovermi, senza vederti, te distante, vanno il mio sangue e i miei baci, bruna e bionda mia, alta e piccola mia, ampia e sottile mia, mia brutta, mia bellezza, fatta di tutto l'oro e di tutto l'argento, fatta di tutto il frumento e di tutta la terra, fatta di tutta l'acqua delle onde marine, fatta per le mie braccia, fatta per i miei baci, fatta per l'anima mia.
Canzone del maschio e della femmina! Il frutto dei secoli che spreme il suo succo nelle nostre vene.
La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa per uscire migliorata da te, il cuore che si disperde stirandosi come una pantera, e la mia vita, sbriciolata, che si annoda a te come la luce alle stelle!
Mi ricevi come il vento la vela.
Ti ricevo come il solco il seme.
Addormentati sui miei dolori se i miei dolori non ti bruciano, legati alle mie ali, forse le mie ali ti porteranno, dirigi i miei desideri, forse ti duole la loro lotta.
Tu sei l'unica che possiedo da quando persi la mia tristezza!
Lacerami come una spada o senti come un'antenna!
Baciami, mordimi, incendiami, che io vengo alla terra solo per il naufragio dei miei occhi di maschio nell'acqua infinita dei occhi di femmina!
Vorrei essere tra i tuoi respiri il più profondo, vorrei dare a te l'intero mondo; Vorrei essere qualcosa che non vedi, per riuscire ad esser sempre ciò che ti concedi; Vorrei essere qualcuno che tu oggi vuoi baciare, per farti capire quanto ancora ti voglio amare; Vorrei essere tra i tuoi sorrisi il più sincero, perché voglio che di noi rimanga solo ciò che è vero; Vorrei essere lo specchio in cui ti guardi, vorrei essere il gioco che tu azzardi; Vorrei essere qualcosa che abbellisca il tuo domani, voglio ancora su di me la carezza delle tue mani; Vorrei essere un gioiello per te troppo speciale, vorrei mandare via da me tutto il male; Vorrei essere la luna che tu ami guardare, per farti capire che anche in me se vuoi ti puoi specchiare; Vorrei essere il tuo messaggio d'amore, per colmare quello che tu chiami onore; Vorrei essere la tua squadra del cuore, soltanto per farti perdere con me intere ore; Vorrei essere il tuo più grande mito, per conoscere ciò che di te è agli altri proibito; Vorrei essere il tuo segreto più velato, e realizzarmi per tutto ciò che gli altri non ti hanno dato; Vorrei che il tuo profumo sapesse un po' di me, per sapere anche io per sempre un po' di te; Vorrei essere quel letto che un tempo ha raccolto il nostro amore, per riuscire a sentirne ancora il sapore; Vorrei tornare indietro nel tempo per non sbagliare mai, per non poter dire un'altra volta "ormai"; Vorrei avere il coraggio di dirti "Ti amo", anche se questo tutti e due lo sappiamo; Vorrei tanto che anche tu mi potessi ancora amare, Ma questo non lo vuoi e io ti devo abbandonare; È proprio così: a star con me non ti posso obbligare, forse hai ragione: è inutile volersi perdonare; Vorresti quello che non voglio io, E allora... buona vita, amore mio.
Dolce amore, scrivo per te. Mi manchi nei sorrisi scoppiati per caso, nelle mani davanti al mio sguardo stupito.
Ti cerco nelle tue mani sulle mie, negli occhi tuoi sorpresi.
Ti rivedo nelle sere troppo fredde, riempite dalla nostra pace.
Ti penso in quella notte un po' diversa, nella gioia della paura di essere scoperti. Scoperti, senza renderci conto, eravamo già di tutto.
Mi pento per le parole non dette.
Mi scuso per il coraggio mancato, per la verità che ho bruciato da sola.
Mi umilio per le solite banalità degli amanti. Mi riempio perché ammetto la pienezza delle mie banalità.
Ti abbraccio, quando sei troppo lontano.
Mi intreccio a te, quando i pensieri si fanno troppo scuri, quando penso che non ci saremo più noi.
Spero se cerco l'impossibile, amo ogni volta che lo ascolto.
Ti sfioro, anche se altri pensieri ti avvolgono.
Temo di me, se penso a tutto quello che... non saprai mai. Ti auguro di sognarlo, perché sarebbe stato bello, tra noi.
Mi inchino a chi vola. Amo le direzioni uguali.
Scorro nella via che avevo deciso. Mi sottometto al ritorno.
"Cose che ti prendono una volta sola. E io scelgo te."
"Sono venuta a vedere l'amore come si fa." "-Fare a meno di lei, farebbe bello il resto? Ma poi penso il resto a me ha mai pensato? - La paura è passione. Pelle su pelle e noi siamo gli amanti, nel poco tempo prigionieri di un mondo che manca d'esempio [...]. Voglio sentire, voglio farti tremare, sento che vivi ed è vita che hai chiesto. Per questo momento pagherei ogni prezzo. Io su te."