Scritta da: Fabio Foroni

Addio piccola

Anche oggi scende la neve come il giorno di allora
quando scappasti da noi senza lasciare orme
senza lasciare addii, senza lasciarci.

Ricordo di te, non tutto
ma il bello che davi è ancora qui, dentro,
un grande piccolo fuoco,
per questo eterno, che senza di te, è l'inverno.

Ho raccolto ogni lacrima
che il gelido vento della tua assenza
ha ghiacciato, quel giorno che ti portò via
la pioggia, il sole ed il tempo sciolgono la neve,
l'amore, i ricordi ed il tempo
combattono la malinconia.

Per te, piccola, come un fiocco di neve
non c'è stato tempo per divenire ghiaccio,
dal cielo alla terra, gioia e bellezza di vero candore,
un soffio di vento, e via per sempre, così.

Ti mando il mio ultimo bacio,
ovunque tu lo possa raccogliere,
ovunque tu possa sentire
che le poche centinaia di giorni che ci hai donato
hanno lasciato piccole orme infinite.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Fabio Foroni
    Non ci metterei molto a ritrovare la strada,
    perché il cuore sa ciò che la mente non dice,
    non importa se dispersa fra i campi o sepolta dal cemento,
    ti troverei.
    Saprei stare ad aspettare, ore, giorni, ormai sono anni,
    ho traversato il mare una volta, posso farlo anche per ritornare,
    ci riuscirei.
    Non c'è nessuna voce che io possa sentire,
    una speranza da inseguire,
    una promessa da mantenere,
    non c'è nulla.
    Ma c'è qualcosa...
    e allora chiedimelo, fammelo indovinare, disegnalo, spiegamelo
    ed io mi abbatterò su di te
    come un terremoto di stelle sul buio del deserto
    dove nessun angolo fuori e dentro di te rimarrà senza luce.
    Ti scalderei
    e nessun vulcano, nessun sole potrà mai farlo così
    ricoprendoti, circondandoti, stringendoti
    senza scottarti, senza bruciarti
    ti proteggerei.
    E sarò sempre lì, per sempre, sempre
    impedirò al vento di spostarti i capelli
    alla pioggia di bagnarti, al ghiaccio di gelarti...
    a me stesso di farti male.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Fabio Foroni

      Ancora lo fai

      Ridi di un riso soffocato
      sorridi senza un sorriso
      il cuore da leggero, affaticato
      il velo d'ironia ormai liso
      il sapore amaro nella tua voce
      asciutto e immusonito
      delle speranze finite in croce
      di un sogno mai nato, finito.
      Combatti guerre senza bandiere
      il nemico spietato, indomito
      sui campi di battaglia delle tue sere
      è sempre il tuo cuore, il solo ferito.
      La notte raccoglie i resti
      sparsi sul pavimento, intorno a te
      ancora tremi mentre ti svesti
      ancora lo fai, ancora, ma perché?
      E le mani bianche, rami gelidi
      aggrappati a nuvole cariche
      e la pioggia che ti investe
      ammorbidisce palpebre peste
      lava gli occhi salati, i lividi
      restano, dolori invisibili.
      A chi respira i tuoi sospiri
      mentre dorme e tu non dormi
      è già domani, la luna scende
      gli occhi si chiudono, la notte muore
      i sogni bussano e la vita s'accende
      gli incubi stingono e tu ritrovi colore.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Fabio Foroni

        Un anno dopo

        Ho ancora negli occhi
        il primo istante di te,
        la trasparenza di un momento
        che ha colorato quel giorno,
        la trama del destino
        che ha dipinto la mia vita,
        il quadro più emozionante
        che sia stato mai ammirato.

        Migliaia di giorni insieme a te,
        gocce di intenso amore
        che non riempiranno mai,
        il fiume che ogni giorno
        mi porta e riporta da te,
        nessuna cascata sarà mai
        così profonda da riempirmi i polmoni,
        da impedirmi di respirarti.

        I tuoi ti amo sussurrati
        urlano dentro di me,
        sei la musica di un disco
        che non smette mai,
        sei quel soffio di vento
        dolcissimo, lento e leggero,
        che sa dare i brividi
        e ti amo e amo l'amore che dai.

        Un anno dopo sei sempre più bella,
        il bianco ora ha milioni di colori,
        l'azzurro dei tuoi occhi è l'immenso
        di milioni di cieli,
        ogni giorno ti guardo, ti penso, ti vivo,
        e ogni giorno un anno dopo,
        milioni di volte,
        amo ogni istante di te.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Fabio Foroni

          La stanza dentro di te

          Hai indossato migliaia di sorrisi
          e mai una volta quello della misura giusta,
          centinaia di vestiti senza che ce ne fosse uno
          che ti sentissi bene addosso,
          ti sei spogliata decine e decine di volte,
          togliendoti di dosso tutto tranne che il velo
          che ti ha sempre nascosta,
          di tutte le parole che hai condiviso
          mai una che parlasse di te
          per come ti pensi.
          Hai eretto muri invisibili ma invalicabili,
          costruendo scale, a volte ascensori,
          ma nessuno che portasse al tetto o alla cantina,
          di tutte le volte che li ho percorsi,
          in su e giù, non ti ho mai incontrata,
          a volte mi è solo sembrato di sentire una risata,
          o i tuoi singhiozzi, deboli dietro le pareti
          e nessuna porta per raggiungerti.
          Hai trascorso tanti di quei giorni
          soffiando contro le nuvole,
          per aiutarle a scappare
          sperando che non piangessero
          le loro lacrime insapori,
          anche se poi quando lo facevano e ne eri contenta,
          quelle gocce avrebbero nascosto le tue;
          pomeriggi interi ad aspettare impaziente
          i raggi di sole, per colorare la tua pelle pallida,
          e scaldare i tuoi sogni, per poi accorgerti
          che nemmeno il deserto è infinito abbastanza
          per qualcuno che non sa trovarsi.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Fabio Foroni

            Sento di te

            Era nel distendersi dei tuoi capelli
            sapore dolce, di rose d'avorio e perle
            boccioli profumati privi di spine
            e il nostro cammino insieme che si schiude.

            Cento passi per averti a fianco
            e il caldo di giugno sul sagrato
            calpestato dai petali di glicine
            annegati fra lacrime e gioia.

            Incenso e fumo intorno a te
            veli invisibili, sorrisi luminosi
            chiacchiere, preghiere e promesse
            e l'odore della tua pelle.

            Penso a te come un viticcio
            aggrappato alla mia esistenza
            il tuo è sapore di uva
            il vino nel calice della mia vita.

            Amo il tuo odore, i tuoi sapori
            amo i tuoi colori, il tuo cuore
            amo il senso delle tue intenzioni
            amo la direzione delle tue emozioni.

            Da quando ti ho avuta
            in te è ogni giorno da vivere
            i miei ricordi iniziano con te
            e sentono di eternità.
            Vota la poesia: Commenta