Il mare d'inverno mi aiuta a pensare, mentre una rima non riesco a fare. Il mare d'inverno mi mette nostalgia e ripensar a te diventa più semplice. Ti vedo tra le onde, ti cerco nella sabbia, ti odo nel vento, ti rincorro tra i gabbiani che viaggiano nel cielo. Riesco a vedere il riverbero della tua immagine in ogni cosa che guardo e che sogno... in tutto tu e sempre tu!
Tu che hai preso la mia vita in un momento di estrema fragilità, in un momento in cui tutto sembrava perso... tutto sembrava oscuro... tu che hai preso la mia vita e mi fai credere di amarmi, di aiutarmi a migliorarmi... tu che mi illudi con belle parole... non ferirmi, non usarmi per poi buttarmi... lasciami andare se non sai che farmi male... lasciami ritornare ad essere tranquilla... lasciami tornare indietro per poi essere felice.
Non ce ne accorgiamo, ma la nostra vita è condizionata dalle protesi. Qualcuno le inserisce sotto la voce tecnologia. Il portatile per il lavoro, l'ipod per la palestra, il cellulare per lavorare, facebook per le relazioni sociali, messenger per quelle parallele, l'antifurto satellitare per l'automobile, il microonde per la cena, il climatizzatore per la notte, il blackberry per organizzarci la giornata... vivere senza la tecnologia è un'assurdità, facendone a meno saremmo inevitabilmente tagliati fuori dal resto del mondo. L'imperativo che regola le nostre vite è sapere tutto degli altri e niente di noi stessi. È un mondo che va alla rovescia e... allora proviamo a raddrizzarlo!
Ognuno di noi sa sorridere e scherzare, sorprendere ed emozionare. Sa amare e odiare, sa ricordare e dimenticare. Ognuno di noi vorrebbe vivere cent'anni, ridere per altri cento ed essere felice per altri mille.