Poesie preferite da Dark Faith

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Scritta da: ODIOSA

Mi mancherai

Mi mancherai quando
al mattino
sorgerà il sole
e non potrò dirti
"buongiorno amore"

Mi mancherai quando
camminerò
per le strade
e ti cercherò
tra la gente

Mi mancherai quando
al tramonto
guarderò l'orizzonte
e sognerò di
tenerti per mano

Mi mancherai quando
le tenebre della notte
avvolgeranno
la mia anima e proverò
a non avere paura

Mi mancherai quando
percorrendo il sentiero
della tua vita
avrai sempre un pezzetto
del mio cuore tra le tue dita.
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    Scritta da: Sir Jo Black

    Menestrello nero

    Era la notte,
    una farfalla viola
    è uscita dal bozzolo.

    Ha aperto le ali,
    ma il giorno,
    grigio,
    le ha tagliate.

    Sotto la luna,
    un fiore rosso
    è maturato.

    Ha aperto i petali,
    ma il giorno,
    grigio,
    li ha strappati.

    Sotto le stelle,
    un menestrello nero,
    ha scritto.

    Ha iniziato il canto,
    ma il giorno,
    grigio,
    lo ha reso muto.

    Sulla strada:
    Un corpo grigio di farfalla,
    Lo stelo secco di un fiore,
    cenere di canti bruciati.

    Vai adesso,
    menestrello muto,
    vai sulla linea grigia,
    segui il silenzioso passo,
    segui la malinconica fila...

    Alla fine,
    forse,
    troverai:
    due ali viola,
    sette petali rossi,
    il tuo canto...
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      Il fiume

      Tornano le notti angosciate
      dove gli occhi si aprono al conforto dell'infinito,
      e quel tuo sorriso dolcissimo
      sembra il crudele cielo dove naufragano disperate rondini.

      Torna il silenzio sul cuore
      e immagino la tua voce sussurrare il mio nome
      immagino le nostre mani cercarsi...
      Torna il silenzio sui sogni.

      Tornano le immagini del bambino,
      del ruscello trasparente che iniziava la corsa della vita
      fresco e delicato, timido fra l'erba e i fiori,
      puro di miserie che l'umanità non gli farà mancare.

      Torrente allegro e brillante si muove tra le rocce
      cercando la via per il suo destino
      ora fragoroso e tumultuoso in argento e arcobaleni
      ora opaco e misterioso a difendere l'anima.

      Poi fiume lento e silenzioso
      a scavare penosamente la pianura
      a disegnare anse e curve verso il suo fine.
      Verso il mare.

      Sconfinato e profumato
      come lo sguardo che ho cercato in te
      L'alba e il tramonto sullo stesso orizzonte
      nello stesso momento ai confini opposti del mare

      E il mio cuore mi sprona, mi umilia e mi incita
      a scavare ancora questa pianura,
      ansa dopo ansa, pregandomi di piegare ancora,
      a curvare un'altra volta, e un'altra volta ancora.

      Trepidante e impaziente
      come un bimbo in viaggio
      che dietro ogni curva si aspetta la terra aprirsi e scomparire,
      e, come per magia, improvvisamente, apparirgli il mare.

      Ma dopo ogni curva è una nuova delusione
      davanti agli occhi aride pietraie da scavare
      Il corpo e l'anima aggrediscono la roccia
      ma fragile è l'intimo sentimento del cuore

      E mi trascina con sé
      in questa pietà che non trova amore

      Come fiume che sa
      non troverà il mare.
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