Un breve sorriso a far battere il cuore, i tuoi occhi a togliere il fiato. Solo così cancello i problemi miei, pensieri a cui non servono parole per farmi cadere. Silenzi di un'immagine allo specchio, pagine di un diario bruciate nel camino solo per nascondere i ricordi felici, ma portando nell'animo solo il triste della vita. Ora attendo il passare del tempo, conto i minuti in cui ti sono lontano, tu ancora della mia salvezza in questo mare di lacrime.
Oggi piove e i miei pensieri vanno al passato. Mi manca il profumo dell'erba appena tagliata, mi manca il colore dei prati fioriti, l'oro dei campi di grano, il rosso delle ciliegie sul ramo. Ma più di tutto mi manchi tu che come leggiadra farfalla sei volata sulla mia vita e mi hai rapito il cuore. Vedere il tuo volo non mi è più di conforto. Vorrei essere il fiore su cui ti vai a posare, prima che il tempo lo faccia appassire.
Ci sono parole che spesso ci muoiono sulla lingua, perché troppo hanno vissuto tra la testa e il cuore. Sono le parole che un animo timoroso non si lascia scappare, che si accontenta di un sorriso potendo avere la felicità. Che attende un cenno nascosto nell'ombra, sperando di uscirne per un solo istante. Quell'unico momento in cui due sguardi si incontrano e le parole non sono necessarie. Gli occhi dicono ciò che la bocca nasconde, gli occhi non mentono come la mente, gli occhi non soffrono come il cuore. Anche le lacrime sono diamanti preziosi, non vanno sprecate per vane parole, ma per essere asciugate da chi si è perso nel profondo del tuo sguardo.
Sei tu Giulietta mia, il mio eterno amore. Il mio presente e il futuro che desidero. Nulla potrà mai staccarmi da te, nemmeno l'invidia degli amici ci separerà. Scendi dalla torre dei tuoi problemi o lascia che io la scali per essere il tuo unico pensiero, come tu lo sei nei miei sogni. Vestita di stelle sei ai miei occhi, a rischiarare le notti, quando solo con i miei incubi, ti sento vicino. Ti vedo affacciata a quel balcone fiorito, mentre osservi all'orizzonte un pallido sole serale, felice che un altro giorno sia finito, mentre io triste nel cuore, me ne rammarico, perché ne è finito un altro senza averti vicino. Presto gli incubi torneranno, e io mi aggrappo alla luce dell'ultima stella che brilla nel mio cielo.
Occhi verdi del profondo del mare, illuminati dalla fiamma del caminetto. Ceppi accesi a scaldare il cuore nel freddo inverno della vita. Pensieri fuggenti in questa sera senza luna, parole che non riesco a pronunciare e che mai più riuscirò a dirti. Solo in questa fredda stanza a pensare al domani, senza sapere se ci sarà. Se tu sarai vicino a me. Sento la tua voce nei miei pensieri che brucia come il fuoco che ho nel cuore. Mentre il gelo che ho nell'animo comincia a sciogliersi.
È l'alba di un nuovo giorno, luci e ombre si rincorrono all'orizzonte. Apro gli occhi e mi rivedo nei tuoi, tu sveglia a guardarmi chissà da quanto tempo. Un dolce sorriso si apre tra le tue labbra, il desiderio di baciarle è forte, ma non è il momento di rompere l'incanto. Riccioli d'oro sono sparsi sul cuscino, tra di essi una rosa bianca, ricordo della serata. Il calore del sole riempie la stanza, chiudo gli occhi ad un raggio impenitente e tu non ci sei più. Peccato che i sogni finiscano all'alba e luci e ombre diventino l'incubo del mio presente.
Guardo il sole estivo che ti genera, tu lato oscuro del mio essere. In te riverso la mia solitudine, a te attacco le catene che mi imprigionano, solo per sentirmi libero per un istante. Segui tutti i miei passi, senza nessun lamento. Condividi le mie gioie e le mie paure. Ma tu sei sempre parte di me, come ombra nera sulla mia vita.
Non ci sono parole che possano raccontare ciò che provo. Solo le note della nostra canzone sento nella mente. Un viaggio nel deserto la cui unica oasi è un inferno, da cui non si può fuggire. Spiriti persi e tormentati vagano per stanze vuote, alla ricerca di pace. Ritmi che saziano la mia voglia di te, ormai lontana. Sono prigioniero di questo incubo, ma non voglio svegliarmi. Ora questa è la mia casa, dove le anime dannate ritrovano se stesse.
Due mondi paralleli visti nei riflessi di uno specchio. Due immagini dello stesso io che non si riconoscono. Un unico cuore che batte per le stesse emozioni. Sogni da tempo dimenticati, persi nelle delusioni del passato, come una goccia di pioggia che cade in uno stagno, come una lacrima che scende rigando il viso. Ricordi del passato come scene di un film in bianco e nero.
Sto riscrivendo il copione già scritto della mia vita, ma tante scene sono già state girate e non possono essere tagliate.
Solo sull'isola deserta del mio io interiore. Naufrago di una battaglia persa. Con me solo un album di ricordi. È triste sfogliarlo, ripensare al passato. Nessun albero mi da ristoro dal sole e nessuno scoglio mi protegge dal mare. Le piogge mi bagnano coprendo le mie lacrime. Solo la sabbia mi è amica che portata dal vento copre i problemi irrisolti. Il mare mi impedisce di lasciare quest'isola, ma il mio animo è forte e sopravviverò, in attesa di colei che salverà la mia anima.