Poesie inserite da Fiorella Cappelli

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Scritta da: Fiorella Cappelli

Cercami

Cercami
tra l'alba argentata di un primo mattino
tra i fili d'erba bagnati di fresca rugiada
tra i campi di grano spettinati dal vento
tra il giallo dei girasoli
cercami
tra le immense chiome dei pini
tra i profumi delle ginestre
tra le spine dei rovi di more
nell'azzurro del cielo
tra ovattate nuvole
nella bianca schiuma del mare
cercami
tra la folla accalcata
tra serpenti di asfalto infuocati
tra gli assordanti rumori della giornata
nei sonni tuoi agitati
nelle ferite del cuore
nei dolori strazianti
nei perduti amori... cercami
nella tranquillità della tua casa
in compagnia della tua musica
nell'intensità dei tuoi pensieri
nei segreti tuoi desideri...
chiudi gli occhi... e cercami
in tutto questo e in altro, cercami
se avrai bisogno, cercami
e lì mi troverai sempre...
magica, dolce, eterea, avvolgente...
poesia.
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    Scritta da: Fiorella Cappelli

    S.O.S Sms

    Una volta era un'impresa, scrivere
    si preferiva dedicare una canzone
    e dentro le note lasciarsi vivere
    mentre vibrava addosso un'emozione

    al giorno d'oggi non si va più pianino
    il sesso va di moda più del cuore
    i ragazzi han tutti il cellulare e il motorino
    e un sms diventa un'optional d'amore

    a scuola, in strada, sull'autobus o al mercato
    con le dita più veloci di una mente
    tutto appare sul display, scritto o figurato
    a consumar euro di parole, è divertente

    ma se è un ragazzo del cinquantadue o cinquantasei
    a maneggiare quello stesso coso
    di colpo quel "ti amo" che appare sul display
    diventa si, verde... ma pericoloso!

    Così, si corre al passo con i tempi duri
    ci si innamora senza età, senza finzione
    ma attenti a scriver " t'amo" se non si è sicuri
    anche se la chiamiamo comunicazione!
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      Scritta da: Fiorella Cappelli

      Anima di Marmo

      Colpita da un raggio di sole
      la bianca testa di lupo
      catturava parole

      scolpita dal martello maestro
      si delineava la forma
      in tutto il suo estro!

      Onde di marmo nascevano in un momento
      simili al lago
      spettinato dal vento

      sul volto rughe che racchiudevano magia
      e infiniti pensieri nella mente mia

      Nella grotta del sole negato
      sembrava che il tempo
      si fosse fermato...

      e un uomo che crea ritorna bambino
      in sapienti giochi di travertino

      Nell'opera la sua magnificenza
      in percorse ore di pazienza

      Ai miei occhi, pesante e fiero l'immaginario
      in bianche mani
      creazioni di statuario

      e mi accorgevo con quanto candido disarmo
      usciva
      quell'anima di marmo!
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        Scritta da: Fiorella Cappelli

        Tre Euri de Poesie

        Trovato su 'n banchetto pe' la strada
        'sto libbro de poesie de vecchia data
        la copertina tutta 'nporverata

        'na Trinità De' Monti...scolorita
        l'immaggine de 'na Roma sparita
        tre euri, come l'insalata fresca
        tre etti de poesia...ma è romanesca!

        In quà giornata 'sì tutta speciale
        ce mancava, 'st'incontro casuale!
        Io nun ce lo so chi è 'sto Magistrelli
        ch'ha poetato 'sti versi tanto belli...

        Così mentre leggevo co' attenzione
        m'è sortita de fora..'n'intuizzione
        m'aripetevo che n'era normale...
        'st'incontro 'n po' d'esse casuale

        così ho scoperto che 'sto libbro amico
        datava moderno, antro che antico!
        Chissà se posso contattà l'autore
        ripetevo cor battito der core

        poter far rivolare 'sta poesia...
        la notte bianca, assieme a quella mia...
        e magari daje er giusto valore
        falla ascortà a chi cià ancora er core!

        La poesia romanesca è la più bella
        e se finisce su 'na bancarella...
        c'è sempre quarcheduno che 'a riccoje
        pe' falla arivolà... sopra 'na stella!
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          Scritta da: Fiorella Cappelli

          A civetta sur comò

          Priopio un dì te ne sei annato
          e 'n camera m'hai lassato
          la civetta c'hai 'mpajato

          Ma dimme te io che ce fo'
          co' 'sta civetta sur comò
          che me guarda tutt'attenta
          come a dì: ce vo' pazzienza

          ce lo sai ché 'n cacciatore
          che va 'n cerca dell'amore
          co' la scusa dell'ucelli
          va' à passera e fringuelli

          e nun fa' la disperata
          viemme a dà 'na sporverata
          e poi dà retta a me, te sei sarvata
          potevi pure tu...finì 'n pajata!
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            Scritta da: Fiorella Cappelli

            Pinocchio

            Mastro Geppetto, il falegname di un noto luogo
            decise quella sera di accendere un bel fuoco!
            Mise così i ciocchi nel camino
            e con la sedia si accostò al calor vicino...
            fu così che vide quel tronco chiaro
            un ciocco, a dir poco, quasi raro!
            Diritto, come un valido soldato
            troppo bello per finir bruciato!

            E lui che si sentiva così solo, poverino...
            decise di dar vita... a un burattino!
            Prese la pialla e lo scalpello
            senza saper che stava per crear... un bel monello!
            Lo costruì un po' birichino
            tutto di legno... con un bel nasino!
            Fu così che nacque un burattino
            che assomigliava davvero ad un bambino
            vestito di tutto punto, quasi perfetto
            aveva sulla testa un giallo cappuccetto!

            Ne fece di birbe, quel monello...
            che ogni giorno trasformava in carosello!
            Aveva naso lungo e gambe corte
            e per compagni il gatto... e poi la volpe!
            Invano lo consigliava la fatina
            divenuta per lui la sua mammina
            era un continuo dir bugie...
            ne aveva pinocchio di sogni e fantasie!
            Era per Geppetto una gran pena
            tanto che finì nel ventre di una gran balena!

            Ma poi quel burattino smise di dire bugie
            e si sa, bambini, come sono le magie...
            mantenne le promesse al suo babbetto
            cosicché diventò un bimbo perfetto
            e del legno suo restò...
            soltanto un giallo cappuccetto.
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              Scritta da: Fiorella Cappelli

              Non darmi per scontata

              Non darmi per scontata
              non resta sempre accesa
              la brace non soffiata

              l'amore si nasconde
              nella quotidianità
              tu puoi creare onde
              di navigabilità

              restare sempre a galla
              talvolta è una fortuna
              se il cuore ha una falla
              non puoi afferrar la luna

              se è vero il sentimento
              non devi aver paura
              non è un'avventura
              che lo disperde al vento

              non darmi per scontata
              non resta sempre accesa
              la brace non soffiata.
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