Voglio un amore doloroso, lento, che lento sia come una lenta morte, e senza fine (voglio che più forte sia de la morte) e senza mutamento.
Voglio che senza tregua in un tormento occulto sian le nostre anime assorte; e un mare sia presso a le nostre porte, solo che pianga in un silenzio intento.
Voglio che sia la torre alta granito, ed alta sia così che nel sereno sembri attingere il grande astro polare.
Voglio un letto di porpora, e trovare in quell'ombra giacendo su quel seno, come in fondo a un sepolcro l'Infinito.
Sei la mia angoscia, il ghiaccio che morde il mare; ti espandi come il freddo che cristallizza l'aria... Siamo intima distanza. Se la vita è nera, voglio un foglio a colori per scrivere di te. La parola cade sull'anima... Mi chiedo perché non posso sentire ancora la tua voce.
Voglio che tornando tu trovi una paroletta del tuo amico stasera. Ho un desiderio desolato di te stasera. Ahimè stasera e sempre. Ma stasera il desiderio è di qualità nuova. È come un tremito infinitamente lungo e tenue. Sono come un mare in cui tremino tutte le gocciole, tremano tutte le ali dell'anima, tremano tutte le fibre dei nervi, tremano tutti i fiori della primavera e anche le nuvole del cielo e anche le stelle della notte e anche la piccola luna trema. Trema sui tuoi capelli che sono una schiuma bionda. Ho la bocca piena delle tue spalle, che sono ora come un fuoco di neve tiepida disciolta in me. Godo e soffro. Ti ho dentro di me e vorrei tuttavia sentirti sopra di me. Non mi hai lasciato tanta musica partendo. Stanotte tienimi sul tuo cuore, avvolgimi nel tuo sogno, incantami col tuo fiato, sii sola con me solo. Oh melodia melodia... Tremano tutte le gocciole del mare.