Scritta da: Francesco Ibrido

Àncora

Miseramente ricado
su questo stesso scoglio stanco,
colpo dopo colpo,
come un'anima senza corpo.

Senza ossigeno mi muovo,
e boccheggiando esplodo,
per rinascere con l'illusione ancora
che per davvero accadrà
ciò che mi tiene qua, ancora:

quella maledizione infinita,
un nodo che stringe la vita.
Composta giovedì 24 agosto 2017
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