Poesie preferite da Francescopaolo Calciano

Questo utente ha frasi preferite anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Rossella Porro

Oh notte

Oh notte
che copri ogni cosa
cancella ogni tormento
da quest'anima inquieta
nessun ricordo
nessun palpito
lasci traccia
cancella ogni pensiero
che fu di quello che mai è stato
e di ciò che è stato
ogni retaggio
venga allontanato.

Oh notte
oscura notte
togli luce alle pupille
perché non vedano
ciò che è restato
spegni le stelle
ad una ad una
perché il buio
sia da manto
a questo cuore
ormai stanco.

Oh notte
amica notte.
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    Ricordo

    Notte senza sonno
    dove il sonno s'è fugato.
    Indimenticabile ricordo
    s'accende nella mia mente.
    Mi aggrappo al mio amore
    mai vissuto.
    Rileggo queste vecchie righe
    sulle pagine ingiallite,
    scritte in altre notti senza fine...
    Un viso, i suoi occhi... un nome...
    Quella che è riuscita a rubarmi il cuore,
    strappato senza chiedermi il permesso.
    Me la trovo d'avanti come quella notte d'agosto
    con la luna bruna...
    è stato un amore del passato,
    un amore spezzato e mai sepolto.
    Composta venerdì 5 febbraio 2010
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      Scritta da: Barbara Brussa

      Ritratto di donna

      Ci sono sere, in cui fisso così a lungo
      la mia immagine riflessa,
      da temere di vederla scomparire...

      Ci sono sere, in cui questo accade veramente.
      Poi, lentamente, l'immagine si ricompone.

      E ogni volta, noto una maggiore ricchezza di particolari.
      Con il passare degli anni, non vedo
      il mio volto invecchiare: lo vedo completarsi.

      Quasi fosse l'opera di un artista meticoloso,
      che non sarà contento ed appagato,
      fino a che non avrà realizzato esattamente
      ciò che aveva in mente.
      E per fare questo, ci vuole tempo. Molto tempo.

      Quell'immagine, alla fine, esprimerà
      la consapevolezza di essere, anche fuori,
      ciò che ha sempre sentito di essere dentro.

      E quando riuscirà a realizzare,
      e trasmettere, ciò che è nel profondo,
      quando riuscirà a dire tutto quello che sente...
      allora, sarà Libera. Allora, sarà veramente se stessa.

      Conserverà un alone di mistero
      per chi saprà solo guardarla, senza vederla.
      Come fosse realmente un dipinto...
      un'immagine statica, senz'anima.
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        Scritta da: Barbara Brussa

        Missing

        Piovono gocce
        di freschi ricordi
        in questo cuore
        malato d'amore

        Vernice antica
        di promesse sincere
        si stacca dai muri
        di un vissuto che nega

        Quanto freddo e quanta miseria
        in queste spoglie stanze
        in cui echeggia un "ti amo"
        che non trova presenza

        e vaga... vaga, alla ricerca
        di quella schiava d'amore, evasa
        al crepuscolo dell'ennesima assenza

        Non per libertà...
        ma per spirito di sopravvivenza.
        Composta martedì 28 settembre 2010
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          Scritta da: Barbara Brussa

          Ossessione

          Lacrime di panico colano
          dalle scure mura
          della tua prigione

          Nuoti negli abissi dell'ignoto
          manca il respiro
          il sole non scalda la fredda pelle
          dell'incubo che t'avvolge

          Ostaggio di un'ossessione
          che tiene in pugno
          e schiaccia il tuo Essere

          Nella disperata solitudine
          sfugge la mano della speranza
          e quella del coraggio

          Trascini sguardi, a cercare
          stelle svanite
          Tremi

          nell'avvertire l'invisibile occhio
          che ti violenta l'anima
          e lame d'un "amore" morboso
          che straziano la serenità del tuo cielo

          Il tuo pianto muto
          scende lento nel cuore...

          dissetando l'urlo, che
          risalendo dal profondo
          infine ti renderà
          la tua perduta libertà.
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            Scritta da: Barbara Brussa

            Poeta dell'Anima

            Tu, che sai essere
            incomprensibile follia
            verso stonato nel coro dell'ipocrisia
            colore intonato a un malinconico autunno

            Tu, che ascolti in solitudine
            e anneghi i tuoi dolori in dolci rime
            che colano lente dal tuo sentire
            Tu, che sei poeta dell'anima

            maledetto da quell'intimo sentire
            pungente, come fitto intrico di rovi;
            benedetto dalla divina mano del sentimento che
            avvolge il cuore in sottile carta di riso
            e fa spiegare le ali del tuo Essere

            per volare oltre tutti gli umani confini
            Tanto in alto da sovrastare un sogno
            tanto in alto da sposare l'immenso

            Tu, che hai il terrore di cadere
            ma l'istinto innato di volare
            in profondità

            Tu, che sei un poeta dell'anima
            e nemmeno lo sospetti...
            continua a regalarci il magico suono
            dei tuoi versi!
            Composta mercoledì 31 marzo 2010
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              A "Rosetta"

              Il dolore regna sovrano,
              angoscianti ombre a farmi compagnia.
              Ombre che si propagano crudeli
              e invadono tutto me stesso
              e le tenebre si stringono in me.
              Voci sussurrano nella notte,
              invocano... il tuo nome;
              Un urlo acuto squarcia
              la quiete della mia mente: "Rosetta".
              Lascio volare la mente,
              lascio vagare i pensieri.
              Suona campana... dai il tuo
              dolce canto d'addio, mentre cerco
              le mani fredde dei tuoi figli.
              Le lacrime amare che tradiscono
              il mio dolore cadono
              dritte dagli occhi al cuore.
              Morte: Ladra di vite giovani e brevi
              ti sei cibata del mio dolore
              e della mia sofferenza.
              Ma tu morte, hai fallito nel tuo intento:
              Hai rubato la sua vita,
              ma l'hai resa immortale nella mia anima
              e nel ricordo vivo della mia mente.
              Il mio grido di dolore, solca
              le pareti del mio cuore.
              Addio mi lasci come ricordo
              l'ombra della tua anima.
              Porto nel mio gelido cuore
              una scintilla di una tenue speranza;
              di rivederti un giorno...
              quando la grande falce passerà su di me.
              Composta nel febbraio 1983
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