Se ti te sì nuvola mi son lagrima. Te vedo in alto, distante, volare supià da un vento viola, la to casa nel celo sensa confini. Te ciapi el colore del sole trasparente e pien de luce o nero de tempesta che me pesa sul cuore. Te ridi, te vardi, te te movi sora i me oci pieni de ti. Mi, lagrima, casco sensa far rumore coi pie incaenà par tera, la testa nel vento che me porta su. Also i brasi par tocarte, l'anima sbregà par no rivarghe e penso ai tochéti de vita quando i to oci xera el me celo.
Se tu sei nuvola io sono lacrima. Ti vedo in alto, lontano volare spinto da un vento violaceo, la tua casa nel cielo senza confini. Tu assumi il colore del sole trasparente e pieno di luce o nero di tempesta che mi pesa sul cuore. Tu ridi, osservi e ti muovi sopra i miei occhi pieni di te. Io, lacrima, cado senza far rumore con i piedi incatenati al suolo, la testa nel vento che mi solleva. Alzo le braccia per sfiorarti l'animo dilaniato per non riuscirci e penso ai brandelli di vita quando i tuoi occhi erano il mio cielo.
Guardo la siepe spoglia e il fossato rinsecchito il mio cuore non arriva a scorrere con la fresca acqua. Il mio cuore ascolta in segreto il silenzio rotto da tuoni di tempesta. Siediti con me per terra cogli una viola per i miei capelli mentre la notte riporta le ombre dai monti e infiamma il cielo invernale. Siedi con me sotto l'albero profumato della memoria nel mio giardino di profonda malinconia.