Scritta da: Gaia Moschetti
in Poesie (Poesie d'amore)
Avremmo volato su un deltaplano
poi hai pensato che c'era il rischio di schiantarsi ed ora
camminiamo,
ma non più mano nella mano.
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Avremmo volato su un deltaplano
poi hai pensato che c'era il rischio di schiantarsi ed ora
camminiamo,
ma non più mano nella mano.
Resto qua,
mi guardo intorno,
sento voci in lontananza,
il buio,
la luce,
l'ombra,
il vuoto.
Eri qui, ora non ci sei.
Quei colori sembrano spargersi nella nebbia come neve in fiamme,
le luci sono soffuse e tu sei lì a dipingere...
vedo i colori vivaci espandersi sulla tela e noto, in lontananza, un castello, perduto nell'infinità del mio spazio.
Dove sarai? Dove sarò? Dov'è?
Lì, di fronte a me un'immagine sfocata,
piena di colore, rancore e amore;
un amore perduto ormai nel tempo, nel destino, nella sorte di noi stessi e nella lucidità dei tuoi pensieri.
Vedo castelli di carta, che con un solo alito di vento volano via...
Vedo le luci dell'alba accendersi ed irradiarsi in ogni vetrata...
Vedo la gente alle sette della mattina, rincorrere la prima cumana...
Questo paese rancori non ha, la gente patirà prima dell'ira dell'ultima sagoma.
Rugiada di mattina,
nube alla sera,
acqua di un fiume,
sorgente di rovina...
Tu, lì,
scorri veloce,
come le immagini riflesse nella mia mente e lì rimani a soddisfare, la mia sete di orgoglio.