Scritta da: Gennaro Keller
in Poesie (Poesie personali)
Come chiome azzurre...
Come chiome azzurre
al chiaror di luna
scie d'acqua
s'infrangono, nude,
sugli scogli
della vita.
Composta martedì 10 maggio 2011
Come chiome azzurre
al chiaror di luna
scie d'acqua
s'infrangono, nude,
sugli scogli
della vita.
In una giornata storta
al rombo di un motore
un malinconico sorriso
di una ragazza in fiore
odore ardito
nell'ozio di un tramonto.
Sulla sua pelle ambrata
il chiarore di un diamante.
Le mani cercano il piacere
penetrando il mistero
che gioiosamente brami
nelle stanze della notte
sperando che il cuore viva
come pellicano sull'onda
di velluto mare.
Pelle nuda al sole
intimo tra la bocca taci
e corpulenta assecondi
le mie bianche vele.
Foglie di stelle
in un vortice nero.
Sopravvive il tempo
tra nebbia e fango
sopravvive spietato alla natura
attirando il mio corpo all'equatore
verso il centro oscuro
dove la terra trema.
Solo il fuoco, solo il fuoco
potrà riscaldare
le mie fredde membra.
Come vulcano spento
fragili verità
nuotano nel vento
inossidate anime
di generante vita
laddove germoglia il giglio
intrappolato nel tempo
dell'oscuro andare.
Nell'orgia degli inganni
un vortice ha inghiottito
il castello dei tuoi sogni.
Disperso nel buio è l'Amore
del tuo cuore palpitante.
In un fazzoletto di seta
hai racchiuso il tempo
del tuo essere vivente
vagando tra i rovi del sentiero.
Ma un domani
nuove melodie
si solleveranno
sopra le azzurre vette
regalando emozioni luminose
alla vita dei tuoi sogni.
Vai cercando l'arte,
io lo so,
io so dov'è:
è nei boschi, è nei campi,
è nel cervello dell'uomo,
è in fondo al viale
in un tramonto d'estate;
è nei tuoi occhi,
è sui tuoi fianchi,
è nel sorriso di un bimbo
ignaro della miseria del mondo.
Giovani passanti nel mondo,
fate presto a vivere
se volete avere tempo
per sapere che cos'è l'amore
se non morire insieme
in un momento solo,
in un contatto eterno.
Due volti: una speranza
due mani: un volto prega.
Monosillabi scanditi,
tamburo sordo di latta;
ogni presenza vana,
ostacolo irriverente,
ambizioni frustrate.
Domani un altro giorno
di inutili illusioni.
Chiunque, può darsi,
saprà approdare ad un porto sicuro
nel buio del mare delle ambizioni.
Quando il giorno verrà a schiarirti
io sarò già risuscitato.
Un urlo lacerante
dirompe nell'animo:
agitazione disumana!
Mille secoli ancora
separano l'uomo dalla civiltà.
Lungo la vita
numeri di clown,
peripezie di acrobati ti stupiranno,
e poi trucchi di abili illusionisti
faranno sparire la tua vita
senza che tu te ne accorga.
Battiti di ali ti accompagneranno
sopra nuvole di piume
mentre la tua sposa
piangerà la solitudine
affogando nel mare dei ricordi.
Raggi di fuoco
bruciano ardore.
Desideri danzano,
nudi,
tra le vie del cielo.
Colori brillano
sotto le oscure stelle
mentre la luna riflette
l'immagine di te.
Un bacio, solo un bacio
e la porta si dischiude
sulle onde magiche
dell'infinito.