Scritta da: Gianfranco Blasi

L'illusionista

L'ho visto sulle rocce
scalare verso il cielo
arrampicarsi nel vuoto
e sparire dietro la stella più vicina.

Tornare di notte
sul sagrato di una chiesa
consumare l'ultimo sospiro
e sparire dentro le feritoie
negli spazi fortificati dell'ultimo convento.

L'ho rivisto stamattina
accendere una sigaretta
e fare cerchi di fumo
capriole
sull'erba giovane del giardino di Maria.

Tornare di sera
a cercarla
per prenderla
e portarla via
nelle strade strette
del suo cuore randagio.

L'ho visto, ancora, impaurito
immobile e perduto
salutarla dal finestrino del treno
fermo, sull'ultimo binario morto
prima di addormentarsi
e riprendere il viaggio.

Tornare, infine, l'indomani
con la sua astina magica
per baciarla e baciarla
percependola una rosa
un fiore languido le sue labbra
umide, particelle di rugiada.
Composta giovedì 26 aprile 2018
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    Scritta da: Gianfranco Blasi

    Ti bacio io

    Quanta fatica
    andare
    quante notti dilatate
    quanta passione
    manifestata
    quante parole
    sentimenti,
    quanta voglia
    di te.

    Quanti progetti
    idee
    quante canzoni
    cantate
    quanti incontri
    cercati,
    quanta voglia
    di te.

    Quanti sogni
    avverati
    quante promesse
    mancate,
    quanta voglia
    di te.

    Quante emzioni
    vere
    quante incertezze,
    quanta voglia
    di te.

    Qunata vita
    vissuta,
    quanta voglia
    di te.

    Di te:
    che ci sei
    sempre,
    che riempi
    gli spazi
    della paura.

    Di te:
    che quando
    hai paura tu
    ti bacio
    io.
    Composta venerdì 18 maggio 1984
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