All'Ombra di un Nero Cristallo ancor giacerò, triste, silente e con gli occhi spezzati. Del tuo Sordo Canto mi inebrierò, sognando vecchi Incubi finalmente frantumati...
Folle Notte rivelami un segreto pregiato, sei tu colei che i miei sogni ha trasformato? Sei tu colei che del silenzio ne fa un tesoro, proprio quando il tuo prezioso messaggio assaporo?
Un'eco di silenzio colma l'abisso, una lacrima gelosamente vien stretta da chi ha un unico pensiero fisso, da chi vuol bruciare in fretta.
Parlami, fatti vedere. Prima che riprenda a piangere e mi lasci cadere
Folle Notte rivelami un segreto pregiato, tu sai perché da me il Senno è scappato? Tu sai perché i miei occhi son bagnati, pur essendo così malandati?
Non ho freddo eppur tremo. Perché? Non ho Paura. Sì, questo è quel che temo: che sia Lei ad avere me...
Dimmi, fammi sapere... Ma come può il buio farsi vedere?
Folle Notte mi hai rivelato un segreto infine, forse poiché hai gradito ascoltarmi, o forse dietro consiglio delle tue conoscenze assassine. Dal profondo io ti ringrazio, poiché saggia non hai voluto salvarmi...
Come una lama di ghiaccio Il tuo passaggio non lascia traccia Ferisce, affonda, ma mai si fa notare da chi mi circonda. Seguo i pensieri e con le mani li caccio Lontani dagli occhi, lontani dalla faccia. Seguo le stelle ed infine mi compiaccio: Almeno loro sono ancor belle. Come una macabra maschera, incapace di sorridere, Così i miei occhi rimangono immobili Tentando invano di imparare a piangere, Ricavandone solo un altro muro da abbattere. Come un vecchio libro divorato Che rimane dolce in bocca e amaro nelle viscere Così il mio senno è scappato Lasciandomi solo un dolce profumo nel camino Ed un amaro sapore sul morbido cuscino. Ecco, è proprio questo che più temo: destarmi dalla veglia ed infin capire che non è stato veramente il senno a fuggire ma, ahimè, la tenera follia a perire...
Piango nel Silenzio notturno Piango Per l'amaro Destino Piango dolcemente le Lontane Stelle fino al Mattino...
Folle Notte rivelami un segreto pregiato, Sei tu colei che i miei Sogni ha trasformato? Sei tu colei che del Silenzio ne fa un tesoro, Proprio quando il tuo prezioso messaggio assaporo?
Sangue di Follia, Gocce di Pazzia
Gocce di Pianto, Sangue di Specchio infranto
Custodi dei Sogni esse sono e se versate io più non ragiono
Di cadere giù dai Diamanti lor non son degne e perfino il Tempo, lassù, nel loro bagliore si spegne Perdurando in un attimo tremendamente affilato Ricordando uno sguardo volutamente dimenticato
Laggiù nei Mari di Giada, Proprio dove la Luce si dirada: è lì che un Sogno mi ha guidato, e poi là mi ha dimenticato
Canta con me, non aver il mio Terrore Prima che il Tempo faccia svanire anche questo Tepore Il Canto dei Diamanti ora danza con il mio Destino Insieme alle Lontane Stelle fino al mattino
... e mentre l'Ora Fatidica scocca, vorrei far Morire le mie Lacrime sulla tua bocca...
Folle Notte rivelami un segreto pregiato, Tu sai perché da me il Senno è scappato?
Ricorda le mie parole, lor non sono un'illusione: il Tempo è l'unità di misura della Sofferenza e della Confusione
Sogno Ghiacciato, questo è il vero Nominativo Dell'Incubo più pregiato che in Segreto nutrivo
Il Silenzio è la mia Arma, ma di questo non morrai Rimane solamente un Pazzoide, finché tu non vorrai
Ma quando della Follia il Pazzoide più non avrà bisogno Rimarrà l'Eco di questo Canto nel Glaciale Sogno
... e mentre l'Ora Fatidica scocca, vorrei far Morire le mie Lacrime sulla tua bocca...
Piango nel Silenzio notturno Piango Per l'amaro Destino Piango dolcemente le Lontane Stelle fino al Mattino...
Il mio aspetto è dei migliori questa notte, allora che hai da tremare?
Forse tremi per la Sorte, che di certo non è la Morte...
Forse tremi per le pene, che, credimi, anche se non sembrano, son vere...
Hai freddo? Allora perché tremi?
La notte è gelida, anche se di fuoco è madida...
La notte è silente, forse perché di far baccano non se la sente...
La notte è oscura, proprio come la tua Paura...
Hai freddo? Allora perché tremi?
Il mio aspetto è dei migliori questa notte, allora che hai da tremare?
Mi piace sentirti urlare, vedere le tue lacrime cadere, il tuo senno impazzire...
Mi piace vederti scappare, mi piace vedere le tue labbra vibrare... allora, orsù! Non fermarti! Continua a tremare!
Hai freddo? Allora perché tremi?
Dolce è il sonno quando riesci a svegliarti, dolce è l'amaro che rimane in bocca solo al mattino,
quando riapri gli occhi alla buon ora, e ti risvegli nel tuo caldo lettino...
Ma rammenta sempre le mie parole, in modo da capire... Orsù, prestami ascolto se un giorno anche tu vuoi morire! Ricorda che io non ho bisogno di dormire...