Scritta da: Giovanni Lufino

Orgoglio di donna

È un po' che non ti vedo
pensavo che fossi via,
cercavo la tua compagnia,
per sfoggiare la mia fantasia.

È stata colpa mia,
quella sera a casa tua,
se per gioco, o per sbaglio,
nel tuo ruolo, l'altra, al posto tuo.

Sei ferita dentro
nel tuo orgoglio di donna,
col silenzio mi ammonisci,
nel mio senno mi colpisci.

Adesso parla con me,
non sentirti sola,
voglio ascoltare dentro,
ogni tua parola.

Non buttarmi via
quello non sono io,
lascia che tu sia,
ti voglio ancora mia.
Composta nel febbraio 2015
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    Scritta da: Giovanni Lufino

    L'attesa

    Sola, seduta sulla panchina,
    nel mezzo del giardino,
    una luce penetra furtiva,
    nell'ombra che ti nasconde.

    L'attesa, ti strugge,
    per colei che attendi,
    confusa, come sempre
    turba la tua mente.

    Sinuosa si avvicina,
    leggera e suadente,
    cerca quella tua dolcezza
    che ti lascia perplessa.

    Senti il tuo respiro,
    gli occhi suoi, nei tuoi,
    tra le sue braccia ti avvolgi,
    nel corpo suo ti conforti.
    Composta nel settembre 2014
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      Scritta da: Giovanni Lufino

      Una, lei

      Quando scende la sera,
      sola nella tua stanza,
      tra pensieri e ricordi
      di una vita vissuta.

      Dipingi il tuo viso,
      scolpisci il tuo corpo
      indossi il giusto vestito,
      inizia un'altra vita.

      Ti nascondi nella penombra
      tra le vie della città,
      tra la gente indifferente
      col tuo sguardo seducente.

      Ti concedi senza rancore,
      con un sorriso carpito
      per qualcuno che mente
      e nessuno ti ha capito.

      Poi fuggi nel silenzio
      mentre la notte svanisce,
      l'alba ti rende leggera
      attendi ancora un'altra sera.
      Composta nel novembre 2011
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        Scritta da: Giovanni Lufino

        L'incontro

        T'ho incontrato, per caso,
        nell'angolo della strada,
        con un corpo cambiato,
        da una vita distratta.

        Hai lo sguardo che m'incanta,
        il tuo viso non inganna,
        il ricordo di quel bambino,
        nei giorni, dei giochi d'infanzia.

        Adesso mi stupisci,
        sei l'amico di un tempo,
        che mi cercavi col cuore,
        con emozione e confusione.

        Ora la tua età è difficile,
        la gioventù se né andata,
        nei sogni di una scialba vita,
        al corpo non sei rassegnata.
        Composta nel 2012
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          Scritta da: Giovanni Lufino

          E vorrei...

          Vorrei essere un gabbiano
          per volare libero nel cielo;
          vorrei essere il vento
          per soffiare nei tuoi capelli e accarezzare il tuo viso;
          vorrei essere un torrente
          per trascinarti via con me;
          vorrei essere il sole
          per scaldare il tuo cuore;
          vorrei essere la luna
          per vederti sognare;
          vorrei essere la pioggia
          per bagnarti d'amore;
          vorrei essere una lacrima
          per scivolare sul tuo viso;
          vorrei essere un libro
          per farmi leggere dentro;
          vorrei essere la tua anima
          per restarti sempre vicina;
          vorrei essere un fiore
          per confondermi con la tua bellezza;
          vorrei essere un quadro
          per piacerti ogni volta che lo vedi;
          vorrei essere un violino
          per farti sentire la dolcezza del suono;
          vorrei essere un fuoco
          per accendere il tuo amore;
          vorrei essere una stella
          per illuminare i tuoi occhi;
          vorrei essere un pagliaccio
          per vederti sorridere sempre;
          vorrei essere un oceano
          per farti immergere in me stesso;
          vorrei essere una montagna
          per osservarti ovunque tu sia;
          vorrei essere un poeta
          per lodare la tua persona;
          mi basta che tu sia con me per avere tutto di te.
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