Scritta da: Giovanni Milani

Watamu

Relax al vento caldo della costa africana,
condita di contraddittorie culture, recondite;
sguardi incrociati di sanguigni occhi sperduti:
spenti e accesi, ad un tempo, ed enigmatici.

Imperiosi uomini ed imperiali donne Masai
che han perso il loro pervicace orizzonte divino;
piegati a leggi commerciali di sopravvivenza
svendono, con orgoglio, le loro viscere identitarie.

Un mare stupendo, cangiante alle alte e basse maree,
ti regala e ti esprime il senso profondo della vita;
in cambio ti chiede una continua riflessione
sulle cose essenziali della tua vita quotidiana.

Tutto qui urla con violenza, forza e determinazione
incenerendo, lentamente, le tue velleità europee;
soffoca, dolcemente, le tue originarie dinamicità e...
sopprime, gradualmente, le tue ansie e le tue manie.
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    Scritta da: Giovanni Milani

    90 anni: un traguardo importante

    Tenere tra le dita, come trofeo di agone ellenico,
    una vecchia foto ingiallita, impressionante antichi ricordi;
    scorgere la figura di un uomo sereno, ma provato,
    accanto a compagni di disavventure belliche.

    Ancora un'altra immagine, partorita dalla mente,
    un uomo dalle calde, rassicuranti, mani che stringe le mie;
    in fila con un'umanità in ecumenica preghiera,
    sullo sfondo, il Papa Buono, salito alla destra del Padre.

    Percorsi della memoria volteggianti e roteanti
    si posano sui suoi occhi, di certo, una volta, seducenti
    intrisi di storie difficili e di un unico amore profondo
    ingombri di tragitti dell'anima robusti e coerenti.

    La sigaretta, sul banco di lavoro, si spegne lentamente
    e i miei occhi di bimbo ti osservano sognanti;
    grande piccolo uomo nell'era dei miei turbamenti puberali,
    approdo confortante per i miei traguardi conquistati.

    Poco incline al sorriso, sempre pronto al sostegno,
    concreto nei tuoi giorni maturi, attento e premuroso,
    parsimonioso nelle scelte e negli impegni costosi,
    generoso nel regalarmi complici silenzi assordanti.

    Grazie padre eburneo nei miei giorni contorti e difficili,
    grazie padre, timoniere delle mie scelte importanti
    mi hai elargito e regalato il tuo esempio costante
    ti devo un immenso, riconoscente, abbraccio profondo.
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      Scritta da: Giovanni Milani

      Betlemme di notte

      Betlemme di notte
      ricolme le vie di odori d'oriente
      ti ho vista, di notte,
      non sembravi davvero una città speciale.

      Sapere che sei stata scintilla di vita
      mi porta a meditare un mistero profondo
      speranza del bene che vince sul male
      culla di raffia, di paglia e d'amore.

      Giuseppe ti vedo incredulo, ma certo,
      che il bimbo che nasce
      sconfiggerà il dolore;
      Maria ancella di un Dio prepotente
      offri tuo figlio all'umanità
      con gioia, sorpresa e sofferenza.

      Natale quest'anno non è come sempre
      sento una voce che sorge di dentro
      vedo una luce nel buio dell'esistenza
      indicare la via a tutta la gente.

      Vi voglio, qua intorno,
      a pregare per il mondo;
      un sentimento immenso
      rivolto a chi è solo.
      Un augurio infinito di pace
      a chi sa solo odiare;
      un sacro oroscopo antico
      ci prometta unione e serenità.
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        Scritta da: Giovanni Milani

        Alba su Gerusalemme

        Primo canto del gallo
        suono melodico che accompagna le tenebre
        e le spinge, come un aratro,
        a formare fertili solchi
        sul terreno arido.
        E lasciano il passo
        alla luce del giorno.
        Secondo canto del gallo
        ha il suono diverso
        delle lingue diverse, aspre e contratte,
        segno delle contraddizioni di una città,
        benedetta e maledetta, ad un tempo,
        che ho apprezzato e sopportato
        come viandante di un paese lontano.
        Ha il sapore diverso, dei cibi diversi,
        mai delicati al palato, decisi e ammiccanti,
        giunti al mio gusto europeo.
        Terzo canto del gallo...
        richiamo forte al tradimento,
        vergogna per le mie scelte,
        disagio sulla mia vita.
        Come novello Pietro a Te, Signore, affido
        la mia barca, le mie reti, il mio cuore.
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          Scritta da: Giovanni Milani

          Cerca

          Cerca dietro l'angolo dei tuoi sogni
          scava le miniere delle tue certezze
          hai provato a far volare le tue fantasie
          hai traversato l'oceano dei tuoi sensi?

          Cerca nel pozzo dei tuoi desideri
          attingi dalle tue occasioni quotidiane
          hai trovato le chiavi della tua vita
          o hai serrato i tuoi segreti giù in cantina?

          Cerca nel profondo dei tuoi pensieri
          rinnova il guardaroba della tua anima
          hai sperato che il tuo tempo fosse un altro
          o rincorri improbabili meteore dell'infinito?

          Lascia libero un angolino del tuo cuore
          accanto al camino per scaldarti quando è sera
          quando una canzone ti farà piangere di notte
          e una candela ti muore dentro lentamente.
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            Scritta da: Giovanni Milani

            Tralci di sole

            Tralci d'uva riflettenti gocce di sole dorato,
            spicchi di spiaggia che ingoiano onde salmastre;
            visione eterea di giorni trascorsi e mai persi,
            cullati e risucchiati da profondi pensieri.

            Specchi, opachi, nascondono recondite passioni
            e riflettono, pur tuttavia, insensati tormenti...
            antiche vestigia ricoprono barocche sensazioni;
            tappezzano contrastate e discordanti note di ieri.

            Si fa tenue il ricordo di turbe adolescenziali,
            di sguardi fuggenti e di ombre invadenti.
            Si fa dolce, ora, un'antica cicatrice dell'anima.
            E ripercorre una strada lastricata d'immenso.
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              Scritta da: Giovanni Milani

              Età di mezzo

              Le onde del tempo rosicchiano la riva
              le nubi del cielo accorciano il giorno
              i giorni impietosi galleggiano sul lago
              gli impulsi sbiaditi avviluppano le membra.

              Il mistero del domani sfida le coacerve certezze
              il dubbio si insinua negli ordinati interstizi
              l'ansia dell'incompiuto prevale sul finito
              l'angoscia dell'infinito sussurra aliti di Dio.

              Età di mezzo che si stacca dal passato
              fatica sui tornanti faticosi del presente
              voglioso ancora di un traguardo vincente
              all'idea del ritiro esplode un sussulto di vita.
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                Scritta da: Giovanni Milani

                A mio figlio... un giorno

                Segui una luce che illumina la tua strada
                forse è un po' flebile e tremolante
                ma per te sia una fiaccola olimpica
                è la mano di tuo padre che ti stringe caldamente.

                Le parole che affido al vento stamattina
                ti accompagnino come un amuleto africano
                forte, tenero, terso e diamantino
                ti sia il mio canto interiore e inespresso.

                La vita t'insegni a sopportare il peso delle tue paure
                le sensazioni intense rivestano i tuoi sogni
                le carezze non date colmino i tuoi giorni
                dai silenzi tra noi scaturiscano rumori profondi.

                Dolce ti sia uno sguardo mai incontrato
                fecondo il calore di un abbraccio abbozzato
                prendi del mio cuore gli angoli più duri
                e smussali con la certezza di un amore profondo.
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