Nulla possiedo,
se non manciate di stelle
da seminare sui sogni.
La mano calma di chi ama
e la furia selvaggia
di chi inganno non tollera.
E sconfinati, acuti silenzi
a ferire il passo incosciente,
che senza rispetto calpesta
il suolo sacro di un'anima.
Nulla possiedo, se non me stessa.
Il mio essere così amabile...
e così terribile.
Io ti parlo e tu guardi lui.
I miei occhi nei tuoi e tu guardi lui.
Sorridendo provo a distrarti ma tu guardi sempre lui.
Ballo davanti a te ma tu ridi maliziosa e guardi sempre lui.
Amore se non la smetti di guardarlo mi rimetto le mutande.
Mi piace
quando
insieme rotoliamo
tra cazzate
stupidaggini
e
colorate balle
lungo le ripide discese
delle
risate a crepapelle
quando come due bambini
cadiamo giù dalle scale
dei sorrisi
toccando
tutti gli scalini.
Che pace immensa
dimora in ogni tuo sorriso
mi perdo
sempre
tra i colori del tuo
viso.
Lacrime di panico colano
dalle scure mura
della tua prigione
Nuoti negli abissi dell'ignoto
manca il respiro
il sole non scalda la fredda pelle
dell'incubo che t'avvolge
Ostaggio di un'ossessione
che tiene in pugno
e schiaccia il tuo Essere
Nella disperata solitudine
sfugge la mano della speranza
e quella del coraggio
Trascini sguardi, a cercare
stelle svanite
Tremi
nell'avvertire l'invisibile occhio
che ti violenta l'anima
e lame d'un "amore" morboso
che straziano la serenità del tuo cielo
Il tuo pianto muto
scende lento nel cuore...
dissetando l'urlo, che
risalendo dal profondo
infine ti renderà
la tua perduta libertà.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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