Poesie inserite da Giuseppe Romano

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Scritta da: Giuseppe Romano

Così vicini

Parole d'affetto, frasi di coraggio
sono quelle che nascono dal tuo cuore,
rivedo il sole dalla mia stanza
è caldo e soffice ogni suo raggio
riesce a scacciare da me ogni dolore
facendomi guardare oltre ogni speranza.
E tu dolce angelo lontano
che delicatamente accarezzi la mia anima,
mi abbandoni nella serenità
senza lasciare mai la mia mano,
aiutandomi a risalire questa vetta
trasformando in forza la mia fragilità.
Sotto questo tappeto di stelle
giungono ad incontrarsi i nostri destini
avvolti in un tenero abbraccio,
sento il tremore sulla mia pelle
ora che siamo così vicini
ed uniti da un folle bacio.
Composta sabato 28 aprile 2007
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    Scritta da: Giuseppe Romano

    Distesa

    Distesa sulla sabbia,
    così ti sei presentata a me
    di una bellezza
    tale da ferirmi dentro,
    a stento riesco a parlarti
    ma i miei occhi e miei sospiri
    sono più chiari di qualsiasi
    discorso, di ogni retorica
    frase che possa dirti quello che sto pensando.
    Il tuo viso riflesso sulle onde
    di questa riva fa invidia alla luna
    anche essa riflessa nelle acque,
    decide di lasciare il posto
    alla luce dei tuoi occhi,
    sei una stella scesa in terra
    a travolgermi l'animo
    con i tuoi silenzi
    e con le tue carezze,
    ma il sole si affretta
    ad arrivare, l'inizio del giorno
    segnerà la tua fine
    e sarò di nuovo solo.
    Composta sabato 26 maggio 2007
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      Scritta da: Giuseppe Romano

      Viso innocente

      Steso su letto dell'infelicità
      vedo il mio animo rassegnato
      la malinconia prevale senza pietà
      riflessa nello specchio del passato,
      il tuo sguardo colmo d'ardore
      ed il tuo viso innocente
      hanno rubato il mio cuore
      isolandolo nel niente,
      tu dolce e bellissima creatura
      simile ad una sottile brezza
      disdegnando ogni mia premura
      riempisti i miei occhi di tristezza,
      così distrattamente guardo le stelle
      mentre sfioro le tue mani levigate
      e fanno presto i brividi sulla pelle
      a ridestare sensazioni già provate.
      Composta lunedì 5 dicembre 2005
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        Scritta da: Giuseppe Romano

        E ti rivedo

        Cala il crepuscolo sulla mia anima
        soffia leggera la brezza della sera
        e ti rivedo in questi raggi di luna,
        mi accarezzano il cuore con il ricordo
        dei tuoi occhi, dei tuoi baci, delle tue carezze...
        Sembra quasi che il passato
        simile ad una foglia trasportata dal vento
        si posi delicatamente su di me
        in questa notte senza nubi e senza certezze,
        il tuo fantasma si fa spazio nei miei angoli più bui
        dove la paura si scontra con il coraggio
        e la verità si mescola alla bugia.
        Composta martedì 12 dicembre 2006
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          Scritta da: Giuseppe Romano

          Ancora qui

          Nel silenzio delle tenebre
          percorro i sentieri del passato,
          ritrovandomi ancora qui
          ritrovandoti ancora nel mio cuore.
          Le stelle a ricordare i tuoi occhi,
          la luna a rimembrare la tua bellezza,
          la notte a richiamare il tuo mistero.
          Tu colmavi il mio cuore di gioia e speranza
          come il sole riempie di luce la Terra,
          tu placavi la mia sete d'amore
          con un abbraccio, un sorriso, una carezza...
          Tu bellissimo miraggio nel deserto del mio cuore
          non hai esitato a gettarmi nelle mani della dannazione!
          Rimembro ancora quel giorno,
          in cui il lume dei tuoi occhi
          fu velato dall'ipocrisia
          oscurando quella luce abbaiante
          per cui io persi il senno,
          il tuo verbo si fece crudele spada
          sguainata all'improvviso senza indugio
          che senza pietà squarciò la mia anima cieca,
          naufragata nel mare della disperazione.
          Io sono ancora qui,
          voltando in questa strada solitaria
          vedo solo la tua figura diafana
          ma tu non puoi sentirmi, ormai sei troppo lontana!
          Composta giovedì 12 febbraio 2004
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            Scritta da: Giuseppe Romano

            Mani gelate

            Le mani gelate sopra questo cuore
            sono quelle di chi appartiene al passato
            e non ti darà più il suo calore,
            dimentica ogni sua dolce carezza
            ora sanno farti solo male
            distruggendo ogni tua certezza,
            colei che ti faceva volare
            non è più vicino a te
            e tu sei lì senza parlare,
            non sai cosa fare, vorresti morire
            chiuso nell'angolo della solitudine
            non trovi la forza per reagire,
            il tuo animo è pieno di rabbia,
            avanti, usala per rialzarti
            e fai pezzi questa tua gabbia,
            cerca sempre di guardare avanti,
            non si vive di ricordi
            e nemmeno di rimpianti.
            Composta domenica 26 novembre 2006
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              Scritta da: Giuseppe Romano

              Anima pura

              Sotto il tenue abbraccio delle stelle
              ascoltando il pianto del mio cuore,
              sento i brividi percorrermi la pelle
              e sprofondo nel più dolce dolore,
              avvolto da questa ignota sensazione
              cado in un silenzio assordante
              cercando solo la tua comprensione
              simile ad una sottile luce accecante.
              Nei miei meandri continuo a fingere
              per celare la mia triste paura
              d'aver perso il senno senza resistere
              a questo bisogno di un'anima pura,
              ecco l'effetto di tale sentimento
              donato a chi per nulla lo meritava,
              riesce a prendere il sopravvento
              ingannando colui che lo bramava,
              così, nasce un incubo senza risveglio
              muore un'illusione che non perdona
              irresistibile e bella come un giglio,
              quando colei che ami ti abbandona.
              Composta venerdì 5 agosto 2005
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                Scritta da: Giuseppe Romano

                Ascoltami

                Ora che sei qui davanti a me ascoltami,
                vorrei parlare al tuo cuore
                poi forse andrò via con aria indifferente
                oppure portandoti di nuovo con me.
                Sei uscita dai labirinti del passato,
                li hai attraversati senza mai perderti,
                delicata ed impercettibile come un alito di vento
                oscura ed astuta come un demone,
                guidata dal filo dei ricordi
                di cui non ci si libera mai
                sei giunta nel presente così improvvisamente,
                simile ad un fulmine quando squarcia il cielo...
                Non sono mai stato libero dal tuo ricordo
                che come un fantasma si divertiva a torturare l'anima,
                ho cercato in tutti i modi di cacciarlo via
                ma non se ne è mai andato
                fino a quando non sei arrivata tu,
                oh ragazza lui è stato più forte
                della mia volontà ed ancor di più
                della bellezza delle altre,
                della mia rabbia per la tua perdita
                e soprattutto del tempo trascorso senza te,
                ora tu mi domandi cosa mi piace così tanto di te
                ma non so darti ancora una risposta.
                Ho diverse cose da capire,
                ad esempio vorrei sapere del perché
                nasce un brivido sulla mia pelle
                quando mi guardi con quello sguardo
                velato da una particolare tristezza,
                non capisco come mai tremano le mie mani
                appena mi accingo a stringerti tra le mie braccia,
                ma ancora di più non comprendo
                come mai sento il fuoco divampare dentro me
                quando le mie labbra si uniscono alle tue...
                Cosa potrà mai essere tutto questo?
                Paura di averti, paura di perderti... Paura di amarti?
                Se ne sei capace dimmelo, parlami,
                dammi quello che provi, che senti...
                Forse tu non lo sai ma una tua parola
                può farmi precipitare in un abisso di dubbi e paure
                oppure darmi il coraggio per fare qualsiasi cosa,
                non parli sei silenziosa...
                Ti sto confondendo?
                Ecco come immaginavo,
                stai per scomparire di nuovo
                ma non è colpa tua questa volta
                sono io che scelgo di andarmene,
                il tuo ricordo non mi fa più paura
                se tornerà a farmi visita
                verrà divorato dalla mia rabbia
                e se nella mia mente compariranno
                di nuovo le tue dolci parole
                saranno cancellate dalle mie lacrime.
                Se è vero che non vuoi perdermi
                fammi sentire il brivido
                del tuo abbraccio, dovrà essere forte
                come una catena che non mi permetta
                di scappare via e voglio i tuoi baci e
                le tue carezze di un tempo
                saranno di nuovo la mia droga
                da cui non mi disintossicherò,
                non so se tu sei un angelo o un demone e
                mi sento uno stupido nel dirti queste cose
                ma alla fine tutto quello che ti chiedo
                è di essere di nuovo mia.
                Composta domenica 6 settembre 2009
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