Scritta da: Grazia Finocchiaro
in Poesie (Poesie personali)
Le giornate passavano lente
e con esse i ricordi più belli,
s'affollavano ognor nella mente,
ma non c'erano impulsi ribelli.
Egli disse: perché sì diniego,
cosa vede nel dolce mio aspetto?
Non pensavo che fosse sussiego
a mostrarmi cotanto dispetto!
Che sia stata sì troppa mia fretta?
Altrimenti richieste mal fatte?
Che sia causa di sorte disdetta?
Come pur di parole inesatte?
Tutto ciò pensava il mio amore,
la mia anima piangeva a dirotto.
Grossa spina avevo nel cuore,
non avevo nemmeno un conforto.
Una notte, girandosi a letto,
un bisbiglio sentì sì leggero.
Pio angelo sfiorò il suo petto,
la sua anima volò su più vero.
Oh, tesor, così dolce, sì grande,
perché mai hai voluto fuggire?
t'avrei dato una vita brillante,
dolce amore, perché non venire?
In quel luogo di pace egli intese,
quella supplica di dolce sua sposa.
Una lacrima dagli occhi discese,
nelle braccia di Dio riposa.
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