Ad Elisa (acrostico, in endecasillabi)
E per te venne l'Ora dell'Amore:
Limpida Acqua irrorò la Terra,
Il Fuoco riscaldò l'Aria più fredda.
Spazi sublimi or scorgono i tuoi occhi.
Amor miracol fece nel tuo cuore!
Composta domenica 12 ottobre 1997
E per te venne l'Ora dell'Amore:
Limpida Acqua irrorò la Terra,
Il Fuoco riscaldò l'Aria più fredda.
Spazi sublimi or scorgono i tuoi occhi.
Amor miracol fece nel tuo cuore!
Di così tanta pena ti struggi,
mia fragile creatura
e a meno non posso far,
di donarti il mio timido cuore
che colmo di tanta tenerezza,
si consuma per te.
E in egual misura si mostra ai tuoi occhi,
triste e felice,
ma dubbioso mai,
con il suo impeto vorace,
si sazierà della tua anima,
come un vento ingordo e prepotente
a risucchiar le immagini avverse
e le polveri insidiose,
lascerà al suo passaggio
acque limpide e cieli tersi
nel tuo petto tremante e insicuro...
Ed è il silenzio che urla quando le parole non hanno più voce
parole gettate al vento come un pugno di sabbia
parole mai ascoltate, parole violate.
Di dolore mi hai baciata, mentre parlavi d'amore
in catene mi hai gettata, mentre sputavi il tuo ego di dubbio valore
Ed ho rigato il mio viso come colore deturpato su tela
ed ha urlato il mio cuore, mentre la notte, furente trapela.
E così i pensieri volano, lasciati liberi da cieca follia
lasciando al fato ogni riga, parvente, da tortuosa malia.
Le luci si spengono, il sipario m'arrende
la voce mi manca, il silenzio si spende.
D'ermo cammino la mia vista s'infiamma
d'arbitrio si spoglia, la mia anima vagante
di ricordi si veste, di un chiaro disarmante.
Poi i tuoi canti d'amore tornano a chiedere pace
e la rabbia svanisce perché il bene è più forte
ma è la ragione che parla, mentre il silenzio tace.