Abbiamo camminato su lunghe strisce di mare, abbiamo camminato a piedi nudi su profondi oceani mossi... ... Dove le antiche paure portano via i nostri brutti ricordi...
Due orbite, vuote, asciugate dal tempo, contemplano il deserto senza vita, una mascella sdentata giace nella sabbia, ed è il tempo che riduce in polvere le montagne, e quella stessa sabbia che trascinata dal vento, arriverà negli occhi di un viandante solitario, al di là del mare... o disperdendosi nel prato degli amanti.
Ed io, affamata del dolore del mondo, cerco quelle parole eternamente negate. anche solo per asciugare una lacrima, fare increspare un sorriso, la dove campeggiava la sofferenza, per detergere un po' di sangue da questo triste altare...
Le parole di qualche antico poeta, o forse solo una formula rituale, il silenzio è come un'orfano sospeso in melodia di tempo e spazio, i gong ed i sussurri perduti nell'infinito: l'ebbrezza di un attimo... ... di un attimo di tenebre, interiore sotto la pelle. Rosa immortale attraverso parole ritenute cantate dal vento ormai lontane. Un'emozione, evocando il proprio buio mi sfiora, è l'ala nera del tempo, in voce notturna di eteree tastiere. Il vino nero, l'ambrosia delle stelle e degli elfi oscuri, la voce del tempo diluito in eterni secondi, una guerra di nervi combattuta nell'intimo e il passato che sussurra, la storia che chiama. E i fuscelli, nel vento, dispersi nella pioggia...