Poesie preferite da Jade S

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Scritta da: Silvana Stremiz

Spesso il male di vivere ho incontrato

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Ho sceso, dandoti il braccio, almeno milioni di scale

    Ho sceso, dandoti il braccio, almeno milioni di scale
    e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
    Anche così è stato breve il nostro viaggio.
    Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
    le coincidenze, le prenotazioni,
    le trappole, gli scorni di chi crede
    che la realtà sia quella che si vede.
    Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
    non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
    Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
    le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
    erano le tue.
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      Scritta da: Thanaty

      Lentamente muore

      Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
      ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
      chi non cambia marcia,
      chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti,
      chi non parla e non conosce.

      Muore lentamente chi evita una passione,
      chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
      quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
      quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

      Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
      chi è infelice sul lavoro,
      chi non rischia la certezza per l'incertezza di inseguire un sogno,
      chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

      Lentamente muore chi non viaggia,
      chi non legge,
      chi non ascolta musica,
      chi non trova grazia in se stesso.

      Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
      chi non si lascia aiutare;
      chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna e della pioggia incessante.

      Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
      chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
      chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

      Evitiamo la morte a piccole dosi,
      ricordando sempre che essere vivi richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

      Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
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