Haiku
Primi acquazzoni
che ridendo cadono
sulla mia angoscia.
Composta domenica 16 agosto 2015
Primi acquazzoni
che ridendo cadono
sulla mia angoscia.
Mamma, racchiudimi stretta nelle tua braccia,
e proteggimi dal male!
Non lasciarmi sola con le ombre scure, con rumori strani,
con la compagnia della gelida paura,
sono spaventata e minacciata dal male!
Portami nel mezzo di prati verdi,
sotto i raggi dorati del sole
e correre dietro le farfalle con le braccia aperte,
e rotolarmi sull'erba vellutata,
dimenticando del male
il cielo è disegnato con le nuvole,
e di mille colori di fiori profumati.
E il tuo dolce volto sorridente e
il tuo morbido, divino abbraccio,
colma il mio cuore di gioia immensa,
e uccide il male
donandomi forza per il cammino
della mia vita.
Onde di raggi
sull'oceano di sole
solca l'estate.
Le gambe si muovono velocemente,
sorpassano i secondi
e resta indietro il lento cammino del tempo,
e ancora è più bella la corsa
avvicinandosi al futuro,
che parve un vecchio con i capelli bianchi,
bianchi, come la vetta di Monte Fuji
in pieno d'estate,
che cammina all'indietro senza fretta,
e sembra di essere sempre più giovane,
spogliando della vecchiaia,
lasciando calpestare dalla frenetica corsa,
mentre la morte aspetta il vincitore
sul ciglio del futuro,
che sta davanti dell'affaticato tempo
senza fiato,
che dolente,
per sempre
si ferma.
Scende la calda sera d'estate,
quieta la vita rumorosa,
e il silenzio si fonde con le ombre vellutate,
e i palpiti inquieti di miei pensieri colmano
la casa vuota,
abbandonata
per il bagno di sole,
per il sapore di sale.
Il silenzio mi abbraccia dolcemente
e i sogni si accendono con le stelle,
immergendosi in se,
ed io sto con me stessa
in armonia divina,
nelle calde notti d'estate,
nelle braccia del silenzio.
Oggi è meraviglioso il campo
sparso di papaveri e margherite,
come il cielo quando pieno di stelle
che fa tanto sognare,
chi lo mira con il cuore sereno,
e tutta questa bellezza ha la sua fine
e i sogni si mutano nella speranza,
che è il sospiro dell'infinito.
Solo il tempo dura nel tempo
e gira intorno a se stesso.
non ha né capo né coda,
e gira, gira gira,
e puzza di fiori appassiti
e di nostri cadaveri.
C'è una grande distanza -
mi imbatto nell'orizzonte
verso che io vado
La mia culla è allargata
il mondo è il mio paese.
È spaventoso
cielo scombussolato -
grande tempesta
I piccoli ciliegi
diventano proiettili.
Stanca la luna
le stelle sono pallide
moscio silenzio
all'eco della notte
sbadiglia il sol levante.
Son diamantini
la rugiada di maggio -
ride la gazza.