Va il baciosogno su raggi di luna e ci trasporta per l'aria bruna poi ci fa scender nel cerchio incantato di magici funghi color cioccolato. Una nebbia dorata protegge il gioco che mai non dura né troppo né poco. E infin bacionanna le palpebre chiude portando a un risveglio che un poco delude: un bel risveglio, tranquillo e perfetto ma ognun coricato... nel proprio letto. Un sognabbraccio, là per là, dalla strega Ambarabà.
Chek in Chek up Chetchup quante "rugne" ci son qua! Ma le streghe, già si sa, vincon ogni avversità. Nei lor capelli i ragnettini hanno d'argento i propri cuscini nei loro occhi verdi e gialli si riflettono le valli e se han la pelle così vellutata è per i fanghi di palude incantata.
Vi mando un bacinuccellino, che sappia volarvi vicino portato da un soffio sottile che sembra sia aria d'aprile.
Cosce di grillo e canto d'uccello, sbuffo di vento, profumo di fieno... e un cuor sempre sereno.
La stregaccia Ambarabà col culotto sul sofà con la testa a ciondoloni con i suoi poteri buoni con i piedi sui guanciali ripiegato ha le ali: ha le gambe alla parete con un libro da ore liete ha le tasche bell'e vuote nelle orecchie ha delle note nella mano ha un'arancia un cagnetto sulla pancia. Lei non sente se la chiami non si chiede se la ami nella sera calda e oscura più non prova la paura nella mente ha mille mondi e non tutti sono tondi nei suoi sogni c'è l'amore c'è la pace per il cuore per foreste e per montagne per i ricci e le castagne pei bambini e i dolci prati pei folletti sciamannati per la gente del pianeta ch'abbia presto vita lieta! Bacinanna bacinanna una gran coppa di panna bacisogni leggeri leggeri e uno in più di ieri. Bacinanna nanna nà Dalla strega Ambarabà.
Malinconia d'un lento abbandono. Dolcemente lontano vanno via piano scivolando verso il nulla. Questo dolore grande e tenero da sempre a sé negato incombe. Eppure ancora devo vivere Mamma, e ancora devo giocare come sotto il tuo sguardo e il tuo sorriso.