Cos'è che ci fa stare lì con il naso all'insù... a guardare? Incantati da quello spettacolo così artificioso e banale se ci pensi
ricordo che quella sera mi stava scoppiando la testa non so perché ero uscita stavo poco bene ah mento a me stessa... lo so il perché anche io volevo... guardare! Bang bang bang tante piccole martellate mi scuotevano la mente... i pensieri arrivavano dal cielo eppure io stavo ancora li affascinata le accoglievo... nessuna difesa entravano dentro di me uccidevano lentamente la mia ragione
una moltitudine di colori esplodevano nella scura volta celeste senza stelle
come piccole luci giocose brillavano che meraviglia! Un solo boato l'arrivo e l'annuncio la loro dipartita luci che si spengono cosa rimane nel buio se non una coltre di fumo?
Mentre il nostro cielo perde nuova parte della sua bellezza noi stiamo lì a guardare affascinati l'incredibile grandezza o stupidità dell'uomo?
Ricordo che quella sera nonostante tutto non volevo tornare a casa cercavo di ritardarne il momento anche se... il mal di testa aumentava assurdo no? Ma questa è un'altra storia!
Ho passato la vita a guardare senza alcuna convinzione strade che mi venivano indicate strade che non erano le mie strade che gli altri volevano per me le ho guardate mi sono girata e sono fuggita ho preso la mia strada ma ho trovato solo critiche nelle persone in cui cercavo amore ho trovato l'amore dove cercavo l'amicizia ancora adesso ne soffro ma non ho rimpianti ho seguito la mia strada ho seguito il mio cuore.
non mi fermo quasi mai a pensare dove voglio arrivare... perché a volte non lo so neanche io, ci arrivo e basta, e allora sento di aver fatto la cosa giusta, seguo sempre il mio istinto.
Granelli di sabbia dispersi dal vento raggi di sole sfiorano sensazioni dimenticate il tempo nasconde ciò che l'occhio non vede racconti perduti fra la sabbia e la neve
Un uomo seduto che guarda lontano un bambino gioca ha un piccolo fiore, nella sua mano una lacrima riga, il volto del vecchio ma gli occhi riabbassa sul suo giornale scacciando un ricordo che fa troppo male
un soldato tornato da un lungo viaggio davanti ha una porta, che sa di passato in mano un pacco giallo, un po' stropicciato lettere che parlano di amore e dolore parole infinite che straziano il cuore si ferma, sospira, qualcosa lo trattiene racconti perduti fra la sabbia e la neve
una madre che fugge non si guarda mai indietro figura fiabesca, sognata... svilita inesorabili sequenze, eventi mai vissuti dimorano la mente seppelliti, calpestati, recisi solo una lacrima per una donna senza volto lacrima di ghiaccio concessa dall'odio il tempo nasconde ciò che il cuore non vede racconti perduti fra la pioggia e la cenere.
Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente come se il tempo per noi non costasse l'uguale, come se il tempo passato ed il tempo presente non avessero stessa amarezza di sale.
Tu non sai le domande, ma non risponderei per non strascinare le parole in linguaggio d'azzardo; eri bella, lo so, e che bella che sei; dicon tanto un silenzio e uno sguardo.
Se ci sono non so cosa sono e se vuoi quel che sono o sarei, quel che sarò domani... non parlare non dire più niente se puoi, lascia farlo ai tuoi occhi alle mani.
Non andare... vai. Non restare... stai. Non parlare... parlami di te.
Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse, trascinate dai giorni come piena di fiume tante cose sembrate e credute diverse come un prato coperto a bitume.
Rimanere così, annaspare nel niente, custodire i ricordi, carezzare le età; è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente del diritto alla felicità?
Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perché? Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani? Esser tutto, un momento, ma dentro di te. Aver tutto, ma non il domani.
Non andare... vai. Non restare... stai. Non parlare... parlami di te.
E siamo qui, spogli, in questa stagione che unisce tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove; non so dire se nasce un periodo o finisce, se dal cielo ora piove o non piove,
pronto a dire "buongiorno", a rispondere "bene" a sorridere a "salve", dire anch'io "come va?" Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme? Fuori c'è ancora una città?
Se c'è ancora balliamoci dentro stasera, con gli amici cantiamo una nuova canzone... ... tanti anni, e sono qui ad aspettar primavera tanti anni, ed ancora in pallone
Non andare... vai. Non restare... stai. Non parlare... parlami di te. Non andare... vai. Non restare... stai. Non parlare... parlami di noi.
Guardo la porta di casa mia le stesse scale, la stessa via persone passano, sorrisi spenti ma ti salutano, sono momenti ti guardi intorno non vedi niente però in realtà c'è tanta gente gente che guarda, gente che sente pensieri esplodono nella tua mente le circostanze sembrano facili ma sono vie che si spezzano gracili vorrei evadere da questo posto dal cielo nero come l'inchiorstro fuggire da questa monotonia cullarmi nella fantasia in sciocchi sogni del mio passato che con il tempo ho abbandonato dicono che la speranza sia infinita ma io non vedo via d'uscita ed io mi sento incatenata forse vorrei soltanto essere amata.