Le migliori poesie inserite da Laisa

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Scritta da: Laisa

Canzone Delle Domande Consuete

Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente
come se il tempo per noi non costasse l'uguale,
come se il tempo passato ed il tempo presente
non avessero stessa amarezza di sale.

Tu non sai le domande, ma non risponderei
per non strascinare le parole in linguaggio d'azzardo;
eri bella, lo so, e che bella che sei;
dicon tanto un silenzio e uno sguardo.

Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
quel che sono o sarei, quel che sarò domani...
non parlare non dire più niente se puoi,
lascia farlo ai tuoi occhi alle mani.

Non andare... vai. Non restare... stai.
Non parlare... parlami di te.

Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni come piena di fiume
tante cose sembrate e credute diverse
come un prato coperto a bitume.

Rimanere così, annaspare nel niente,
custodire i ricordi, carezzare le età;
è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente
del diritto alla felicità?

Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perché?
Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Esser tutto, un momento, ma dentro di te.
Aver tutto, ma non il domani.

Non andare... vai. Non restare... stai.
Non parlare... parlami di te.

E siamo qui, spogli, in questa stagione che unisce
tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove;
non so dire se nasce un periodo o finisce,
se dal cielo ora piove o non piove,

pronto a dire "buongiorno", a rispondere "bene"
a sorridere a "salve", dire anch'io "come va?"
Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme?
Fuori c'è ancora una città?

Se c'è ancora balliamoci dentro stasera,
con gli amici cantiamo una nuova canzone...
... tanti anni, e sono qui ad aspettar primavera
tanti anni, ed ancora in pallone

Non andare... vai. Non restare... stai.
Non parlare... parlami di te.
Non andare... vai. Non restare... stai.
Non parlare... parlami di noi.
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    Scritta da: Laisa

    Fuochi d'artificio

    Cos'è che ci fa stare lì
    con il naso all'insù... a guardare?
    Incantati da quello spettacolo
    così artificioso
    e banale
    se ci pensi

    ricordo che quella sera
    mi stava scoppiando la testa
    non so perché ero uscita
    stavo poco bene
    ah mento a me stessa... lo so il perché
    anche io volevo... guardare!
    Bang bang bang
    tante piccole martellate
    mi scuotevano la mente... i pensieri
    arrivavano dal cielo
    eppure io stavo ancora li
    affascinata
    le accoglievo...
    nessuna difesa
    entravano dentro di me
    uccidevano lentamente la mia ragione

    una moltitudine di colori
    esplodevano nella scura volta celeste
    senza stelle

    come piccole luci giocose
    brillavano
    che meraviglia!
    Un solo boato
    l'arrivo e l'annuncio
    la loro dipartita
    luci che si spengono
    cosa rimane nel buio
    se non una coltre di fumo?

    Mentre il nostro cielo
    perde nuova parte della sua bellezza
    noi stiamo lì a guardare
    affascinati
    l'incredibile grandezza
    o stupidità dell'uomo?

    Ricordo che quella sera
    nonostante tutto
    non volevo tornare a casa
    cercavo di ritardarne il momento
    anche se... il mal di testa aumentava
    assurdo no?
    Ma questa
    è un'altra storia!
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      Scritta da: Laisa

      Voglia di evadere

      Guardo la porta di casa mia
      le stesse scale, la stessa via
      persone passano, sorrisi spenti
      ma ti salutano, sono momenti
      ti guardi intorno non vedi niente
      però in realtà c'è tanta gente
      gente che guarda, gente che sente
      pensieri esplodono nella tua mente
      le circostanze sembrano facili
      ma sono vie che si spezzano gracili
      vorrei evadere da questo posto
      dal cielo nero come l'inchiorstro
      fuggire da questa monotonia
      cullarmi nella fantasia
      in sciocchi sogni del mio passato
      che con il tempo ho abbandonato
      dicono che la speranza sia infinita
      ma io non vedo via d'uscita
      ed io mi sento incatenata
      forse vorrei soltanto essere amata.
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