Poesie inserite da Laura Grasselli

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Scritta da: Laura Grasselli

Uno sguardo detta il cuore

Vorrei spiegare
mi sembra inutile parlare,
uno sguardo ti può anche toccare.

Vorrei reinventare il tempo
far girare tutto inversamente.

Uno sguardo ti sconvolge.

In questa foschia
mi piace mischiare la mia fantasia,
con il tocco della mente
escludo il presente.

Uno sguardo ti può scrutare
come il mare ti fa agitare.

Cosa cerco?

Già lo so è là
perpetua come la morte
viscerale come la vita...

Sei tu un'ispirazione nuova
sconosciuta sensazione...

Uno sguardo detta il cuore
Io senza di te non so più scrivere...
Composta martedì 27 ottobre 2009
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    Scritta da: Laura Grasselli
    Descriviti nei miei pensieri
    alleggeriscimi l'animo.

    Inumidiscimi con il dolore il cuore
    di questa creatura dall'animo esile
    con le ali di piombo
    impedisci mi di volare...

    Il vento de tuo inganno
    mi ha proibito di rivisitare
    i tuoi giardini
    le tue distese calde, dove le mie mani
    riscaldavano i loro polpastrelli.

    Descriviti...
    In modo che io non capisca più la tua lingua

    Descriviti...

    Ad un altro mondo,
    ad altri vulcani che farai tuoi,
    ad altre melodiche parole che ti consoleranno,
    ad altri grembi che faranno
    da cuscino alle tue tempie palpitanti di emozione.
    Composta giovedì 11 settembre 2008
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      Scritta da: Laura Grasselli

      Chiamami follia, questo mi si addice

      Ascolta lo scivolare dell'anima mia prosciugata...
      Non domandarti perché
      non darti risposta...
      Consuma questo attimo divorandomi con il tuo...

      Ogni minuto è scandito da un assordante respiro di vita...

      Vorrei non vedere la tua alba
      guardarti scioglierti in infiniti tramonti
      mentre ti conducono alla notte
      dove il mio sguardo evita
      il rumore che infastidisce il mio ego...

      Eppure dolce è accarezzarti con il pensiero
      candido il modo di disegnarti,
      profondo il segno che scavo ogni vota per distinguere i tuoi tratti...

      Fammi bene, fammi male!
      Cosa importa.
      Cosa fai in quel tempo che non è il mio?
      Quale stagione contorna l'espressione di te?
      Sei malinconia, nostalgia, inebriante magia...

      Chiedimi di me e io rimarò in silenzio
      perché non è molto il tanto che parla di questo caos.

      Solo tu sai decifrare il mio cuore
      nel racconto dei miei occhi.
      Non trovo spazi infiniti per immense sensazioni
      Il dittatore che non mi libera di queste idee,
      tiene la mia mano.

      Chiamami Utopica sognatrice.
      Chiamami Disillusa umana.
      Chiamami Follia perché questo mi si addice.

      Il riflesso è unico.
      Composta venerdì 23 ottobre 2009
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