Poesie inserite da Lidia Filippi

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Scritta da: Lidia Filippi

2 novembre

Cala la sera di questo giorno mesto,
percorro sola il viale dalle bianche ghiaie
oggi calpesto.
Ricolmi di lacrime gli occhi
già persi nell'alone
delle luci fioche,
tremolanti fiammelle
di lumini accesi, in preghiera.
E l'aria gravida di ricordi, di pianto,
di mormorii sommessi.
fra gli odore di incenso e di cera
Il profumo dei crisantemi.
Chi giace nella nuda terra
accoglie il saluto
di noi che ancora vivi
a loro ripensando siam vicini.
Cupi i cipressi ai lati del cancello,
rammentando ancora
che senza l'amore
di noi rimane cenere soltanto,
bianca,
fra tumuli di terra scura.
A capo chino prego
e piegate sulla grigia pietra
a me si uniscono
oscillando al vento,
recline,
bagnate di bruma,
le rose di novembre.
Composta mercoledì 2 novembre 2011
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    Scritta da: Lidia Filippi

    Guardando il cielo

    Osserverò
    Ai tramonti forme cangianti
    Di dorate nubi
    A salutare il giorno già passato
    E lì su quei bagliori
    Sopra i raggi dell'ultimo sole
    Che filtrano i colori
    Poserò pensieri
    Quelli dei grandi amori
    Della poesia e dell'arte
    Per quei capolavori
    Che solo può
    Chi li ha creati
    Di magici violini
    E dell'arpe di un mondo fatato
    Incantevoli suoni potrò udire
    Finché il mio cuore ne sarà estasiato
    E poi con meraviglia
    Seguirò nel cielo
    Delle notti serene
    Avvolte nel cobalto velo
    Sempre nuove
    Scie di luccicanti stelle.
    Composta domenica 26 giugno 2011
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      Scritta da: Lidia Filippi

      Per sempre

      Cercami nel tuo cuore
      le disse,
      non ti lascerò mai
      sarò con te per sempre,
      e la salutò
      con un lieve sorriso sulle labbra
      stringendole una mano fra le sue.
      Poi oltrepassò
      la linea del tempo,
      varcò la soglia degli spazi azzurri, infiniti
      laddove la sofferenza
      in gioia si tramuta
      e non v'è più dolore alcuno
      Lei ora è sola,
      ha spento il suo sorriso
      e trascina nei giorni
      il vuoto di una grande assenza,
      né la di lui promessa può bastare.
      Prega e spera nell'approdo
      al quieto porto
      per ritrovar l'amore.
      Composta giovedì 10 marzo 2011
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        Scritta da: Lidia Filippi

        Per un bacio piccolissimo

        Narra un'antica fiaba molto nota
        di una principessa dolce dai capelli d'oro,
        occhi di cielo, rossa la sua bocca.
        Fu in una notte chiara con la luna piena
        Mentre in riva allo stagno
        intenta a intesser sogni la fanciulla stava
        ammirando le stelle
        ed ascoltava
        gracidar le rane.
        Ecco che tutt'a un tratto
        un rospo impertinente
        le saltò in grembo e spaventar la fece.
        Un brutto rospo, viscida la pelle,
        le zampe untuose, gli occhi suoi sporgenti
        e dalla principessa, sulla bocca bavosa
        desiderava un bacio, uno soltanto...
        Schifata la ragazza lo voleva scacciare
        ma il rospo impertinente
        non se ne volle andare.
        E allor la principessa
        dimostrò il suo coraggio,
        sebbene riluttante
        quel bacio gli donò.
        Si ruppe l'incantesimo
        e il rospo più non c'era
        accanto a lei seduto apparve
        un giovanotto dall'aspetto fiero,
        bello, capelli scuri
        occhi di color notte
        un principe straniero.
        Egli ricambiò il bacio...
        L'accompagno al castello
        poi le divenne sposo,
        le regalò l'anello
        e da quel giorno insieme vissero felici,
        fra uno stuolo di bimbi e tanti, tanti amici.
        Composta martedì 1 marzo 2011
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          Scritta da: Lidia Filippi

          Carnevale

          Ecco il Re del carnevale
          Sopra al carro principale
          Al suo cenno in allegria
          La sfilata prende il via
          Ogni coriandolo porta un sorriso
          Sopra al volto della gente
          Che ballando sulla piazza
          Già ritrova l'allegria
          Son felici tutti i bimbi
          Nei costumi colorati
          Per un giorno maghi e streghe
          Capitani, moschettieri
          Principini oppur pirati
          Cavalieri o Pulcinella
          Poi ancor folletti e fate.
          E la musica assordante
          La sua forza travolgente
          Tutti in pista mascherati
          Qui si scordano gli affanni
          Rimanendo in compagnia
          Che peccato, passa in fretta
          Carnevale?
          Vola via...
          Composta mercoledì 10 febbraio 2010
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            Scritta da: Lidia Filippi

            Gli amori impossibili

            Ho pensato, pianto e sognato.
            Ho sognato di te amore grande,
            amore
            che mai saprà quanto l'ho amato!
            Chè i silenziosi t'amo
            degli amori impossibili
            gridano nel vento e fuggono
            volando negli ormai tanti e tanti libri
            di parole mai dette, taciute, segrete.
            Così
            gli ardenti baci e gli appassionati abbracci
            sognati
            si dissolvono tristemente
            alle prime luci del giorno.
            Composta domenica 20 settembre 1998
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              Scritta da: Lidia Filippi

              Colpa tua

              Se ora voglio vivere
              È colpa tua
              Se anche il più piccolo spiraglio di luce mi appartiene
              è colpa tua.
              Se io ho compreso
              che la mia vita è mia
              ed è vita: molto di più
              che respirare e basta!
              Adesso voglio, voglio e voglio
              tutto ciò che mi spetta.
              Adesso cerco, cerco e cerco
              sempre assetata di emozioni pure.
              Così io chiedo alla poesia di aprir per me le porte dell'amore
              e all'amore di percorrere con me le strade inesplorate.
              È colpa tua
              se oggi riconosco la passione
              ed essa mi accompagna ovunque io vada,
              se la bellezza assume tinte più forti e nuove,
              luci e suoni di intensità divina.
              Tu lo hai reso possibile
              e sarai tu
              a scontare questo mio esagerato desiderio di volare,
              di gettare ponti luminosi con nuovi arcobaleni.
              La mia ora è anima che cerca, cerca e cerca ancora
              e che talvolta trova.
              E solo allor felice posa
              le sue stanche membra
              e gode di momenti celestiali appagata.
              Fino a domani quando, inquieta ancora
              per colpa tua, riprenderà i suoi voli.
              Composta domenica 9 gennaio 2011
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                Scritta da: Lidia Filippi

                Abeti d'argento

                Lievi respirano
                Altissimi abeti argentati
                Con braccia maestose e possenti
                Racchiusi in un soffice manto
                Nel grande silenzio s'innalzano al cielo
                È prodigio del gelido inverno
                Foreste sopite
                Diffondono nuovi bagliori
                Un bianco splendore, candore di neve
                Quei fiocchi oramai divenuti preziosi cristalli
                Baciati da tiepido sole
                Del cielo i colori
                Azzurri, rosati, violetti, dorati...
                E alla sera al chiaror della luna
                Da stelle sfiorati
                Incantano il mondo d'intorno
                E chi calpestando la soffice coltre
                Nel sogno si immerge
                Ne viene rapito
                Cattura con gli occhi e trattiene nel cuore
                Istanti di immenso splendore.
                Composta giovedì 19 novembre 2009
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                  Scritta da: Lidia Filippi

                  Filastrocca di Halloween

                  Una strega tutta matta
                  Naso adunco, già sdentata
                  Volò giù sopra al mercato
                  E una zucca comperò
                  Poi ridendo a squarciagola
                  La lanciò dentro un'aiuola
                  Si celò dentro ai cespugli
                  E così la trasformò:
                  Sulla zucca una parrucca
                  Tanti, tanti vermicelli
                  Mise al posto dei capelli
                  Con due buchi fece gli occhi
                  E vi mise due ranocchi
                  Nella bocca spalancata
                  Infilò la sua ciabatta
                  E per fare più dispetti
                  Ci ficcò pure ragnetti
                  Dalle zampe un po' pelose
                  E fra l'erba la nascose.
                  Poi la luna fu alta in cielo
                  E la strega stese un velo
                  Di vischiose ragnatele
                  Cento mosche imprigionò
                  Ad urlare incominciò
                  Catturò tre pipistrelli
                  Se li mise fra i capelli
                  Ordinò agli amici gatti
                  Di saltare come matti
                  Miagolando a più non posso
                  Per svegliare il mostro rosso
                  Arrivò un bel diavoletto
                  Con nel sacco il suo scherzetto
                  Uno scheletro rovente
                  Che danzando s'inchinò
                  Or la strega è soddisfatta
                  La sua zucca è illuminata!
                  Un dolcetto o uno scherzetto
                  Tutti i ragni e i pipistrelli
                  Anche i gatti ed i rospetti
                  Ed insieme i diavoletti
                  Un baccano maledetto
                  Tutti quanti fa ballare
                  E la gente risvegliare
                  Mamma mia quanta paura
                  Nella notte scura, scura.
                  Composta domenica 4 ottobre 2009
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