Poesie preferite da Sherlok97

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Scritta da: Eclissi

Inno alla Bellezza

Tu vieni dal profondo cielo o sorgi
dall'abisso, o Beltà? Versa il tuo sguardo
infernale e divino, mescolati,
il beneficio e il crimine, e per questo
al vino ti potrei rassomigliare.
Hai nell'occhio l'aurora ed il tramonto;
come una sera tempestosa spandi
profumi; ed i tuoi baci sono un filtro,
e la tua bocca un'anfora, che fanno
coraggioso il fanciullo, l'eroe vile.
Sorgi dal nero abisso oppure scendi
dalle stelle? Il Demonio, affascinato,
come un cane è attaccato alle tue gonne;
spargi a caso la gioia ed i disastri,
e tutto reggi, e di nulla rispondi.
Sopra i morti, o Beltà, di cui ti ridi,
cammini. Non è il meno affascinante,
l'Orrore, tra le tue gioie; amoroso
sopra il tuo ventre orgoglioso danza
l'Omicidio, fra i ciondoli il più caro.
Vola abbagliata verso te l'effimera,
o candela, fiammeggia stride e dice:
"Benediciamo questa torcia! " Anela
l'innamorato chino sulla bella,
e ha l'aria d'un morente che accarezza
la sua tomba. O Beltà, che cosa importa,
o mostro spaventoso enorme ingenuo,
che tu venga dal cielo o dall'inferno,
se mi schiude la porta il tuo sorriso
ed il tuo piede e l'occhio a un Infinito
adorato ed ancora sconosciuto?
Di Satana o di Dio, che importa? Angelo
o Sirena, che importa se mi rendi,
- fata dagli occhi di velluto, ritmo,
profumo, luce, unica regina! -
questo universo meno ripugnante
e questi brevi istanti meno gravi?
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    Scritta da: Eclissi

    A una passante

    Urlava attorno a me la via assordante.
    Lunga, sottile, in lutto, maestoso
    dolore, alto agitando della gonna
    il pizzo e l'orlo con fastosa mano,
    una donna passò agilmente, nobile,
    con la sua gamba statuaria. Ed io,
    come un folle, bevevo nel suo occhio
    - livido cielo nel cui fondo romba
    l'imminente uragano - la dolcezza
    affascinante e il piacere che uccide.
    Un lampo... poi la notte! - O fuggitiva
    beltà, per il cui sguardo all'improvviso
    sono rinato, non potrò vederti
    che nell'eternità? In un altro luogo,
    ben lontano di qui, e troppo tardi,
    mai, forse! Perché ignoro dove fuggi,
    e tu non sai dove io vado, o te
    che avrei amata, o te che lo sapevi!
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