Scritta da: Maria Antonietta Filippini

Il cerchio della vita

Il cerchio della vita
Fioca luce di lucciola
maturi il grano.
Pioggia di pesco rosa
voli nel riso dell'infanzia
Cartoccio in foglia
regali lo scricchiolio
del tuo ultimo canto.
Lieve respiro scaldi
l'alba invernale.
Piccola ombra
sei scivolata a dormire
nell'erba
lasciando, a me, lo splendore del
ricordo tuo.
Non più sola memoria
al tempo regalata,
ma nuova vita
da riassaporare
col fiato di un sorriso
che mi allaga il cuore.
Vuota non sono,
di te tutto hai lasciato.
Aspettami
... poi il cerchio tornerà
perfetto.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Maria Antonietta Filippini

    Unico amore

    Se ti accadrà, proprio così per caso,
    di trovare di me vicino il pensiero...
    non t'intrigare nell'assurdo ricordo
    di quel che, un dì, io ero.
    Oh, lo so bene che non avverrà mai,
    in te, l'eco del tempo dei miei sogni gettati
    come spazzatura.
    Ma... se accadesse ricorda che non
    è mai finita la mia punizione, regalo della vita.
    Durante il giorno mi fai compagnia
    e spesso riesco a non pensarti.
    La notte diventi un'agonia
    perché è impossibile non sognarti.
    Vite diverse e così lontane
    da negare ogni collusione.
    Eppure, amore, vivo sicura
    di averti sempre accanto.
    I riccioli saraceni, oggi bianchi,
    raccontano una storia
    che non vuoi sentire.
    Ha sapore di sale, profumo di ginestre,
    musica dell'estate e sono chiusa
    tra le tue dolci braccia.
    Lasciami, ti prego, almeno l'illusione
    che quello che io sento è ancora vero.
    Il tempo, strega, ha trasformato
    i fiori che eravamo in secchi steli
    e invano cercheremmo
    i noi di ieri.
    Sarebbe meglio, allora, non incontrarsi mai.
    La troppa delusione
    ucciderebbe tutti i ricordi.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Maria Antonietta Filippini

      Istantanee

      Scompare
      il tempo con ali di gabbiano,
      lasciando,
      della civetta, l'eco di un grido.
      Nasce
      limpido il sole
      per morire ingoiato
      da sanguigna foschia.
      Batte
      forte, la pioggia e
      il fiore annega,
      ma è musica al rospo
      che sguazza nel pantano.
      Passi senza rumore
      percuotono le pareti,
      anche oggi i fantasmi
      mi fanno compagnia.
      Marmo è la lacrima
      e freddo il suo sapore.
      D'amore palpita la foglia
      corteggiata dal vento
      strappata, poi,
      preda della sua furia.
      Il vuoto si racconta,
      senza poesia, a chi non ascolta.
      Se vivere è un lavoro non vi è speranza
      di riposo, neppure la domenica
      e stanco, contorto tronco,
      sta il corpo, incatenato
      alla sua ombra mortale.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Maria Antonietta Filippini

        Privacy

        Finita è la giornata
        di mille abitudini piena,
        senz'anima. Automa del millennio nuovo,
        a tutti hai dato
        per i bisogni loro.
        Tace la notte,
        al cui silenzio
        strappi un cencio
        di spazio che sia,
        finalmente, solo tuo.
        Una piena sono le parole
        che ti allagano
        il cuore e la mente.
        La pagina bianca aspetta,
        la penna è pronta ma...
        ti addormenti col capo
        sul tavolino.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Maria Antonietta Filippini
          Istantanee
          Scompare il tempo
          con ali di gabbiano,
          lasciando della civetta
          l'eco di un grido.
          Nasce limpido il sole
          per morire ingoiato
          da sanguigna foschia.
          Batte forte la pioggia,
          il fiore annega,
          ma è musica al rospo che sguazza nel pantano.
          Passi senza rumore
          rimbombano
          tra le pareti...
          anche oggi i fantasmi
          mi fanno compagnia.
          Sale grosso è la lacrima e
          aspro il suo sapore.
          D'amore palpita la foglia
          corteggiata dal vento
          strappata, poi,
          preda della sua furia.
          Il vuoto si racconta,
          senza poesia, a chi non ascolta.
          Se vivere è un lavoro
          non vi è speranza
          di riposo neppure la domenica
          e stanco, contorto tronco,
          sta il corpo incatenato
          alla sua ombra mortale.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Maria Antonietta Filippini

            Inganno

            Del mare non ascoltare il canto.
            Come sirena esso ti trascina
            in un abisso
            in cui non sai nuotare.
            Ti perderai, seguendo l'emozione di una farfalla
            che avvelena il sangue.
            Del sole non rubare il calore.
            Fuoco perenne trasformerà
            la tua allegria in cenere e
            pianto sulla riva del sacro Gange.
            Del bosco non chiedere l'ombra.
            Traditore è il sentiero che
            invita alla frescura e
            ti guida là dove il lupo
            aspetta nella tana.
            Del cielo non osservar le stelle.
            La polvere d'argento,
            come nelle fiabe,
            farà del tuo cuore
            un diamante di ghiaccio.
            Del tuo corpo rinnega ogni valore,
            la gioventù in un attimo fugge.
            Lo specchio racconta,
            invece,
            una storia che non ti appartiene.
            Non è così che l'avevi immaginata,
            non è così che l'avresti voluta.
            Del destino non chiedere ragione.
            Sta scritto non si sa bene dove,
            ma era il tuo, non lo cancellare.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Maria Antonietta Filippini
              Felicità
              Arcobaleno
              diventato in fretta
              un grigio sporco.

              Morte
              Riposo senza
              paura
              di un risveglio inaspettato.

              La città
              Luci, musiche
              pregano nel deserto
              di vecchie mura.

              Noia
              a spalle curve,
              col viso sulla mano,
              conto le mosche.

              Sigaretta
              Tutto scompare,
              illusoria ebrezza,
              in mozzicone.
              Vota la poesia: Commenta