Poesie preferite da Cro

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Scritta da: Silvana Stremiz
Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
non dico che fosse come la mia ombra
mi stava accanto anche nel buio
non dico che fosse come le mie mani e i miei piedi
quando si dorme si perdono le mani e i piedi
io non perdevo la nostalgia nemmeno durante il sonno

durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
non dico che fosse fame o sete o desiderio
del fresco nell'afa o del caldo nel gelo
era qualcosa che non può giungere a sazietà
non era gioia o tristezza non era legata
alle città alle nuvole alle canzoni ai ricordi
era in me e fuori di me.

Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
e del viaggio non mi resta nulla se non quella nostalgia.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Nelle mie braccia tutta nuda

    Nelle mie braccia tutta nuda
    la città la sera e tu
    il tuo chiarore l'odore dei tuoi capelli
    si riflettono sul mio viso.

    Di chi è questo cuore che batte
    più forte delle voci e dell'ansito?
    È tuo è della città è della notte
    o forse è il mio cuore che batte forte?

    Dove finisce la notte
    dove comincia la città?
    Dove finisce la città dove cominci tu?
    Dove comincio e finisco io stesso?
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Berlino

      Tra 4 giorni sarò a Mosca.
      Questa separazione non è che una strada sotto la pioggia.
      Arriveranno notizie,
      mi tufferò, correndo,
      verso nuove scelte.
      Tra 4 giorni sarò a Mosca.
      A Mosca è primavera,
      me l'hai detto al telefono.
      Anche questa separazione finisce,
      grazie al cielo.
      Ritorno.
      In me non c'è che la notte di questa separazione.
      In me la tua solitudine.
      Solitudine:
      pane di ricordi che non sazia.
      A Berlino, nella mia stanza d'albergo, brilla il sole.
      A Berlino c'è il bisbiglio inzuppato degli uccelli
      - stamattina è piovuto -
      e poi i tram,
      e il tempo.
      Non si decide a muoversi il tempo.
      È rigido, gelato.
      Si potrebbe appenderlo a un chiodo, il tempo.
      E tagliarlo col coltello.
      Sono in una prigione,
      col più spietato degli aguzzini :
      il tempo.
      A Berlino nella mia stanza è pieno di sole.
      E tra 4 giorni sarò all'aeroporto.
      Nell'azzurro.
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