Poesie inserite da Mariangela Capuano

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Scritta da: Mariangela Capuano
Son spirali
son aghi e catene
che tormentano le mie membra
in cancrena.

La mia sigaretta ingiallita
tra le mie dita anoressiche
nelle mie labbra raggrinzite
ha il dolce sapore della mia
inutile rivalsa.

A che serve?

Mi tormento le notti
di denti digrignanti
ed ho smesso di abbracciarmi
e cerco l'appagamento
lontano da me
che il mio corpo reclama.

Son donna e vorrei scordarlo...
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    Scritta da: Mariangela Capuano
    Hai barattato il tuo futuro
    lontano
    con questa miseria tintinnante
    di metallo e carta volatile
    bruciata e lacrimante.
    Dove sono i sogni che hai visto
    incendiare i suoi occhi
    tremare il suo cuore?
    Hai rincorso il coraggio della scelta
    nella denigrante sospensione
    giudiziosa
    di chi a compromessi
    è sceso con sé
    ed ora rigetta il suo nulla
    su te
    povera anima
    che credi ancora nella distrutt – iv - a
    e povera coerenza.
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      Scritta da: Mariangela Capuano
      Nell'istante del bisogno scrittorio
      L'inchiostro si disperde nel vuoto
      Mentre il bianco accieca la mia vista.
      Dove siete pensieri che nella mente
      Avete forma
      Ma nella mia mano trovate la morte?
      Le parole si gettan dall'orlo della pagina:
      non vogliono catene
      librano leggere
      libertà
      e rifluttuano nel mio mondo
      che vuol restar segreto.
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        Scritta da: Mariangela Capuano
        Giocando con le parole
        Trovando combinazioni nuove che vestano
        ri - vestano ri - tra - vestano
        La tua sudicia salma.
        Scrivere di notte con il mondo chiuso fuori dalle mie auricolari - per chi pace non ha
        e realizza in ogni singola lettera la salvezza
        fugace dell'attimo che fugge: acqua tra le mani.
        L'illusione di una grandezza privata
        di un'onnipotenza mordace e svilente
        Che nelle ore solitarie appare come l'unica via.
        Son parole mie – piccole ed innocue
        che si scorgon lontane
        senza poterlo mai essere.
        Vanità.
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          Scritta da: Mariangela Capuano
          Sapresti quantificare Sei anni: quanti sono?
          Notti veglie lacrime sale d'attesa
          Attendere prego
          Aspettare aspettare e ancora aspettare
          Crederci e sperarci
          Son stati questi: un continuo aspettare
          Ricordo solo interminabili ore ad attendere
          Ad attenderti
          attendermi
          attenderci
          mentre tutto proseguiva correva volava
          incurante del mio fiatone
          le suole consumate
          il battito del cuore accelerato
          ora polvere.
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            Scritta da: Mariangela Capuano
            Dal finestrino guardo fuori: un mondo
            Piove forte sul vetro
            Il ticchettio dei miei pensieri
            Le gocce son lenti d'ingrandimento
            Il riflesso del mare mentre tutto è appannato
            La musica cresce rimbomba nella mia mente
            Batuffolo di cotone imbevuto di tutto
            E niente
            Niente come l'insulso adagiarsi mentre aspetti il prossimo treno
            Biglietto prego
            Ho dimenticato di partire
            Torno e c'è ancora odore e fumo
            Che evapora in spirali trasportati dal gelo
            Della mia anelata stupida e incoerente
            Ultima sigaretta.
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